TSM | Cronologia | Onomastico | Glossario | Thesaurus
Non si hanno notizie sulla sua nascita. Fu adottato nel 1466 dagli zii Lebloitte (Desprez era il soprannome di famiglia) residente a Condé-sur-l'Escaut (iI tracciato nero nell'immagine individua gli attuali confini Francia-Belgio), dove trascorrerà gli ultimi vent'anni della sua vita. Ma Condé non può essere il paese natio perché l'atto di morte, redatto proprio a Condé, lo dichiara «aubain» [straniero]. In documenti d'archivio citati dal redattore del Census Herbert Kellman (Strasburgo, convegno dell'ims, 1982) Josquin dice di sé: "natif de dela le noir eauwe" [nato oltre l'Eau Noir]. L'Eau Noir è un torrente di 35 km (ovale nell'immagine) che si estende fra Rocroi (Champagne, Francia) e Couvin nella provincia vallone dell'Hainaut (ex Impero, oggi Belgio). Unendo questa informazione all'aubain, sembra di poter supporre nato dal lato francese dell'Eau Noir, ovvero nello Champagne (la linea arancione divide Francia e Impero dopo il 1477). La zona di Rocroi è peraltro vicino a Prez, da cui provenivano i genitori di Josquin. Ciò malgrado il grande poeta francese Pierre de Ronsard (1524-1585) disse che Josquin fu «Hennuyer de nation» [originario dell'Hainaut] (prefazione al Livre de meslanges, Paris, 1560), e l'aggettivo a volte attribuitogli («belga veromanduus») lo ricollega da un lato al territorio Belga, dall'altro alla contea di Vermandois, che all'epoca individuava più o meno la Piccardia.
Studia a Saint-Quintin (Claude Hémeré, Tabella chronologica decanorum ecclesiae S. Quintini, Paris 1633, pp. 159-62), sede di una prestigiosa maîtrise.
È possibile che abbia avuto rapporti con un'altra importante maîtrise, quella di Cambrai poiché Josquin è citato nel mottetto Omnium bonorum plena di Loyset Compère (1518), mottetto che elenca musicisti legati alla maîtrise (e forse destinato all'inaugurazione della cattedrale). Dufay (†1474) è citato come ancora in vita, pertanto il mottetto deve essere precedente la sua morte.
Tre documenti 1475 (? ma v. Merkeley 1999, p. 428), 19 aprile 1477 e 26 marzo 1478 segnalano Josquin fra i cantori della cappella di Renato d'Angiò a Aix-en-Provence. L'ultimo gli assegna un beneficio della collegiata di Saint-Maxe du Château a Bar-le-Duc (capoluogo della contea di Bar di cui Renato era signore).
Approfondimento: Renato d'Angiò
Secondo quanto riporta Jean de Bourdigné (Chroniques d'Anjou et du Maine, Angers 1842) alla morte di Renato d'Angiò (1480) i musici della sua cappella furono trasferiti presso la corte del re Luigi XI (1483).
Fra il febbraio e il marzo 1483 due documenti rivelano la presenza di Josquin a Condé-sur-l'Escaut; si fa riferimento alla guerra in corso e alla presa di possesso dell'eredità degli zii. Gli zii erano forse morti 5 anni prima, nel maggio 1478, durante l'occupazione di Condé-sur-l'Escaut ad opera dell'esercito di Luigi XI. Nel 1483 la Francia era entrata in guerra con l'Impero per il possesso della Borgogna .
Morto Luigi XI è probabile che Josquin si sia trasferito a Milano quale cantore della cappella del cardinale Ascanio Sforza, per poi seguirlo subito a Roma.
Ma già l'anno successivo, di nuovo a Milano, Josquin entra forse a far parte della cappella ducale di Ludovico il Moro.
Approfondimento: Milano, Ascanio, la cappella
Nel giugno 1489 Josquin si trasferisce nella cappella papale. Solo due mesi prima Weerbeke torna a Milano lasciando Roma. C'è chi ha ipotizzato uno scambio fra i due musicisti (o forse Josquin non tollerava la concorrenza). Accumula, a quanto pare, benefici in territorio borgognone, e resterà a Roma almeno fino al 1495. V'è traccia della sua presenza a Roma di una sua firma incisa sul muro della Cappella Sistina, scoperta dopo recenti restauri, di cui aveva riferito Andrea Adami: «e sul nostro coro, nel Palazzo Vaticano, si legge scolpito il suo nome» (Osservazioni per bene regolare il coro dei cantori della Cappella Pontificia, Roma 1711).
Nel 1498 sembra che Josquin rientri al servizio di Ascanio Sforza: due documenti lo indicano membro della sua cappella.
Non vi sono notizie certe circa il breve periodo di Josquin alla corte di Luigi XII, se non un aneddoto raccontato nel Dodechacordon (1547) di Glareanus (diverso da quello sopra citato di Luigi XI) e alcuni brani apparentemente legati alla corte di Francia:
Gli aneddoti di Glareanus si confermano poco affidabili: il brano con la vox regis era da riferire a Luigi XI e non XII; l'episodio del Memor esto forse è vero, ma certo non si hanno notizie che Josquin abbia intonato anche il Bonitatem; infine la messa La sol fa re mi, come detto, non si lega alla Francia.
Josquin fu maestro di cappella di Ercole I d'Este (qui in un dipinto di Dosso Dossi) dall'aprile 1503 all'aprile 1504 con la paga esorbitante di 200 ducati (il suo successore, Jacob Obrecht, sarà stipendiato con 100 ducati).
Ercole incontrò Luigi xii nel 1499 e nel 1502, ed è probabile che abbia conosciuto Josquin in una di queste occasioni. Nel 1497 era morto il maestro estense Johannes Martini e la ricerca di un sostituto non era cosa facile. Fin dal 1501 vi furono contatti con Josquin, forse già agente di Ercole in cerca di cantori per la cappella.
Nel luglio 1503 segnali di peste inducono Ercole I d'Este a trasferire la corte a Comacchio. È forse in ragione della peste che Josquin lascerà gli estensi (Obrecht morirà di peste a Ferrara nel luglio 1505).
Nominato prevosto della collegiata di Notre Dame a Condé-sur-l'Escaut (diocesi di Cambrai, provincia di Reims), Josquin vi si trasferisce per il resto della sua vita. La cappella musicale di Notre Dame, con un coro di oltre 20 cantori, era all'epoca una fra le migliori del territorio.
Josquin ottenne probabilmente la prevostura per intercessione di Filippo il Bello che, conosciuto Josquin a Lione nell'aprile del 1503 aveva desiderato entrasse nella sua cappella. Filippo, in quanto figlio dell'imperatore Massimiliano I e duca di Borgogna, godeva di privilegi su alcune prebende a Condé (altri quattro canonici di Notre Dame provenivano dalla cappella di Filippo).
È probabile che la sorella di Filippo, Margherita d'Austria, grande amante della musica, abbia interceduto a favore di Josquin. Certamente avrà in seguito stretti rapporti con il musicista. A Margherita si deve la promozione di chansonnier miniati, realizzati soprattutto nella bottega di Petrus Alamire
Poichi giorni prima di morire (23 agosto 1521) Josquin fu dichiarato «straniero» nella relazione di un suo superiore. Ciò propende a ritenerlo nato in Francia, giacché Condé, nell'Heinaut, all'epoca era in territorio imperiale. Pagò la tassa necessaria per poter lasciare i suoi beni alla collegiata per godere di funzioni a lui dedicate in cui una processione, cantando il suo Pater Noster/Ave Maria, trasferisse l'immagine della Santa Vergine conservata nella casa di Josquin fino alla piazza del mercato. Il suo corpo fu sepolto nella collegiata e la pietra tombale riportava l'iscrizione:
Chy gist Sire Josse des pres prevost de cheens fut jadis: Priez Dieu pour les trespassés Qui leur donne son paradis. Trepassa lan 1521 le 27 daoust: Spes mea semper fuisti. |
Qui giace mastro
Josse Des Pres che fu un tempo prevosto dei canonici. Prega Dio per i trapassati che ha donato loro il paradiso. Morì l'anno 1521, il 27 d'agosto. Speranza sei stata sempre con me. |
Ami baudichon
Kyrie [2'26"] | The Clerks' Group, Edward Wickham, dir. | 1998 © Josquin
Companion | info
Ave maris stella
Kyrie [2'24"] | Gloria [4'08"] | Credo [6'17"] | Sanctus [4'13"] | Benedictus [2'21"] | Agnus [4'13"] | A sei voci, Bernard Fabre-Garrus,
dir. | 1993 © Astrée | info | cover
– Analisi
di Francesco Riva © 2008
Beata Virgine
Gloria [8'16"] | The Clerks' Group, Edward Wickham, dir. | 1998 © Josquin
Companion | info
Kyrie – I-Rvat, Capp. Sist., Ms. 45, cc. 1v-2r
Chacun
me crie
Credo [6'13"] | The Clerks' Group, Edward Wickham, dir. | 1998 © Josquin
Companion | info
Faisant Regretz
Missa – Werken van Josquin des
Près, ed. Albert Smijers etc., Amsterdam: Vnm,
1921-1969;xxvii, Missen xiii, pp. 33-59.
Gaudeamus
Agnus Dei [6'04"] | The Clerks' Group, Edward Wickham, dir. | 1998 © Josquin
Companion | info
L'homme armé
Kyrie [4'00"] | Gloria [6'19"] | Credo [7'44"] | Sanctus [8'16"] | Agnus [7'26"] | Pro Cantione Antiqua, James Bowman,
Paul Esswood, alti | Archiv
©1976 | info | cover
La sol fa re mi
Lesse faire mi [4'18"] | Introitus Intret in
conspectu tuo [4'49", gregoriano] | Kyrie [2'56"] | Gloria [5'13"] | Graduale Gloriosus Deus [4'27", gregoriano] | Alleluia Alleluia, Sancti
tui [2'37", gregoriano] | Credo [6'19"] | Mottetto Salve Regina a 5 [7'31"] | Offertorium Letamini in
Domino [2'02", gregoriano] | Sanctus, Benedictus [7'22"] | Agnus I, II, III [4'35"] | Communio Multitudo
languentium[1'48", gregoriano] | Mottetto Illibata Dei Virgo a 5 [8'50"] | Cappella Pratensis, Rebecca Stewart,
dir. | Ricercar © 1995 | info
Kyrie [4'00"] | Gloria [6'19"] | Credo [7'44"] | Sanctus [8'16"] | Agnus [7'26"] | The Tallis Scholars, Peter Phillips,
dir. | Gimell © 1986 | info | book
Sine nomine
Sanctus [5'26"] | The Clerks' Group, Edward Wickham, dir. | 1998 © Josquin
Companion | info
Absalom fili mihi [4'27"] | Motets and chansons | The Hilliard ensemble | 1984 © EMI | info | cover
Absolve quesumus [3'45"] | Renaissance | King's Singers | © 1992 | info | book
Alma redemptoris mater / Ave regina coelorum [5'57"] | Josquin Desprez | A sei voci, Bernard Fabre-Garrus, dir. | 1993 © Astrée | info | cover
Benedicta es [6'15"] | Renaissance | King's Singers | © 1992 | info | book
Christus mortuus est [2'16"] | Nos autem [3'24", gregoriano] | Josquin Desprez | A sei voci, Bernard Fabre-Garrus, dir. | 1993 © Astrée | info | cover
De profundis [8'24"] | Motets and chansons | The Hilliard
ensemble | 1984 ©
EMI | info | cover
– Walter
Thornhill © 2002 [edizione]
Domine, non secundum peccata nostra [6'26"] | Chanticleer, Joseph Jennings, dir. | © 1990 | info
– Luigi
Cataldi ©2001 [edizione]
Gaude Virgo mater Christi [3'23"] | Josquin Desprez | A sei voci, Bernard Fabre-Garrus,
dir. | 1993 © Astrée | info | cover
— [3'03"] | The Clerks' Group, Edward Wickham, dir. | 1998 © Josquin
Companion | info
Inviolata, intera e casta [5'26"] | Josquin Desprez | A sei voci, Bernard Fabre-Garrus, dir. | 1993 © Astrée | info | cover
Salve Regina – v. Messe: La sol fa re mi
O bone et dulcissime Jesu [5'42"] | La Chapelle Royale, Philippe Herreweghe, dir. | Harmonia Mundi © 1986| info | cover
O Domine, Jesu Christe [10'22"] | Josquin Desprez | A sei voci, Bernard Fabre-Garrus, dir. | 1993 © Astrée | info | cover
O Virgo prudentissima [8'04"] | Renaissance | King's Singers | © 1992 | info | book
O Virgo virginum [5'59"] | Renaissance | King's Singers | © 1992 | info | book
Qui velatus facie fuisti [11'28"] | Josquin Desprez | A sei voci, Bernard Fabre-Garrus, dir. | 1993 © Astrée | info | cover
Veni, sancte spiritus [8'10"] | Motets and chansons | The Hilliard ensemble | 1984 © EMI | info | cover
Vultum tuum deprecabuntur (ciclo di mottetti)
Vultum tuum deprecabuntur [2'11"] | Sancta Dei genitrix virgo semper Maria [1'39"] | Intemerata virgo, quae Redemptorum saeculi peperisti [2'55"] | O Maria, nullam gravem possumus habere culpam [2'14"] | Mente tota, tibi supplicamus ut sicut Filio tuo Domino [3'10"] | Ora pro nobis, virgo sine termino [3'12"] | Christe Filio Dei mundi qui crimina tollis [2'52"] | Josquin Desprez | A sei voci, Bernard Fabre-Garrus,
dir. | 1993 © Astrée | info | cover
Adieu mes amours [2'08"] | Adieu mes amours | Ensemble Clément Janequin | 1988 © Harmonia Mundi | info | book
A la mort / Monstra [1'35"] | Renaissance | King's Singers | © 1992 | info | book
Allegez moy [1'08"] | Adieu mes amours | Ensemble
Clément Janequin | 1988
© Harmonia Mundi | info | book
— [1'48"] | Renaissance | King's Singers | © 1992 | info | book
A l'ombre d'ung buissonet [1'35"] | Renaissance | King's Singers | © 1992 | info | book
Basiés moy [1'33"] | — [1'45"] | Renaissance | King's Singers | © 1992 | info | book
La bernardina [1'50", strumentale] |Brandeis University Early Music
Ensemble | info
– ©
1999, Rafael Ornes [edizione]
Ce puvre / Pauper sum ego [1'31"] | Renaissance | King's Singers | © 1992 | info | book
Cueurs désolez [1'44"] | Adieu mes amours | Ensemble Clément Janequin | 1988 © Harmonia Mundi | info | book
Cueur langoreulx [2'01"] | Adieu mes amours | Ensemble Clément Janequin | 1988 © Harmonia Mundi | info | book
Douleur me bat [2'57"] | Adieu mes amours | Ensemble Clément Janequin | 1988 © Harmonia Mundi | info | book
En l'ombre d'un buissonet [2'12"] | Motets and chansons | The Hilliard
ensemble | 1984 ©
EMI | info | cover
— [1'35"] | Renaissance | King's Singers | © 1992 | info | book
En non saichant [2'27"] | Adieu mes amours | Ensemble Clément Janequin | 1988 © Harmonia Mundi | info | book
Faulte d'argent [2'08"] | Adieu mes amours | Ensemble
Clément Janequin | 1988
© Harmonia Mundi | info | book
— [3'06"] | The Clerks' Group, Edward Wickham, dir. | 1998 © Josquin
Companion | info
Fors seulement [1'59"] | Adieu mes amours | Ensemble Clément Janequin | 1988 © Harmonia Mundi | info | book
Fortuna desperata [1'47"] | Adieu mes amours | Ensemble Clément Janequin | 1988 © Harmonia Mundi | info | book
Ile fantazies [2'03"] | Adieu mes amours | Ensemble Clément Janequin | 1988 © Harmonia Mundi | info | book
In te Domine speravi (frottola) [2'14"] | Motets and chansons | The Hilliard
ensemble | 1984 ©
EMI | info | cover
— [1'33"] | Les jardin des délices | Obsidienne, Emmanuel Bonnardot, dir. | Calliope © 2003 | info | book
J'ay bien cause [1'28"] | Adieu mes amours | Ensemble Clément Janequin | 1988 © Harmonia Mundi | info | book
Je me complains [2'28"] | Motets and chansons | The Hilliard
ensemble | 1984 ©
EMI | info | cover
— [1'47"] | Adieu mes amours | Ensemble
Clément Janequin | 1988
© Harmonia Mundi | info | book
Je ne me puis tenir d'aimer [3'47"] | Motets and chansons | The Hilliard ensemble | 1984 © EMI | info | cover
La plus des plus [1'24"] | Adieu mes amours | Ensemble Clément Janequin | 1988 © Harmonia Mundi | info | book
Nymphes des bois / Deploration sur la mort d'Ockeghem
Parfons regretz [2'35"] | Adieu mes amours | Ensemble Clément Janequin | 1988 © Harmonia Mundi | info | book
Petite camusette [1'02"] | Motets and chansons | The Hilliard
ensemble | 1984 ©
EMI | info | cover
— [1'10"] | Adieu mes amours | Ensemble
Clément Janequin | 1988
© Harmonia Mundi | info | book
— [1'05"] | Renaissance | King's Singers | © 1992 | info | book
Plaine de dueil [2'06"] | Adieu mes amours | Ensemble Clément Janequin | 1988 © Harmonia Mundi | info | book
Plus n'estes ma maistresse [2'25"] | Adieu mes amours | Ensemble Clément Janequin | 1988 © Harmonia Mundi | info | book
Plusieurs regretz [2'36"] | Adieu mes amours | Ensemble Clément Janequin | 1988 © Harmonia Mundi | info | book
Pour souhaitter [1'37"] | Renaissance | King's Singers | © 1992 | info | book
Regretz sans fin [6'47"] | Renaissance | King's Singers | © 1992 | info | book
Si congié prens [3'05"] | Adieu mes amours | Ensemble
Clément Janequin | 1988
© Harmonia Mundi | info | book
— [2'55"] | Renaissance | King's Singers | © 1992 | info | book
Tenez moy en vos bras [1'55"] | Adieu mes amours | Ensemble Clément Janequin | 1988 © Harmonia Mundi | info | book
Vive le roy [1'10"] | Les jardin des délices | Obsidienne, Emmanuel Bonnardot, dir. | Calliope © 2003 | info | book
Vous l'arez s'il vous plaist [1'52"] | Adieu mes amours | Ensemble
Clément Janequin | 1988
© Harmonia Mundi | info | book
— [1'41"] | Renaissance | King's Singers | © 1992 | info | book
Vous ne l'arez pas [1'43"] | Renaissance | King's Singers | © 1992 | info | book
Ave maria ... virgo serena | Mottetto a 4
– [6'52"] | Motets and chansons | The Hilliard
ensemble | 1984 ©
EMI | info | cover
– [5'25"] | Christmas carols and motets | The
Tallis Scholars | 1986 ©
Gimell | info | cover
– [5'28"]
– [4'47"]
– [7'12"] | Magnificat | Chanticleer | 1999
© Teldec | info | cover
– ©1997 NWCchorus
– Rick
Wheeler ©1999
– Gordon Callon ©2004
– Claudio
Macchi ©2000
id. | Mottetto a 4 più 2 parti aggiunte
id. | Mottetto a 6
– ©1997 NWCchorus
– Rupert
Preston Bell ©2005
Ave maria ... benedicta tu | Mottetto a 4
[gregoriano] | Ave, maris stella Dei mater alma atque semper virgo Felix caeli porta. |
Ave, stella del mare, eccelsa madre di Dio e sempre Vergine, felice porta delcielo. |
[Dufay] | Sumens illud «Ave» Gabrielis ore, funda nos in pace, mutans Evae nomen. |
Accogliendo quell'«Ave» dalla bocca di Gabriele, donaci la pace, mutando il nome di Eva. |
[gregoriano] | Solve vincla reis, profer lumen caecis, mala nostra pelle, bona cuncta posce. |
Sciogli i vincoli per i rei, dà luce ai cechi, scaccia i nostri mali, dacci ogni bene. |
[Josquin] | Monstra te esse matrem, sumat per te precem qui pro nobis natus tulit esse tuus. |
Mostrati Madre di tutti, offri la nostra preghiera, Cristo l'accolga benigno, lui che si è fatto tuo Figlio. |
[gregoriano] | Virgo singuláris, inter omnes mitis, nos culpis solútos mites fac et castos. |
Vergine santa fra tutte, dolce regina del cielo, rendi innocenti i tuoi figli, umili e puri di cuore. |
[anonimo] | Vitam praesta puram, iter para tutum, ut vidéntes Iesum semper collaétemur. |
Donaci giorni di pace, veglia sul nostro cammino, fa' che vediamo il tuo Figlio, pieni di gioia nel cielo. |
[anonimo] | Sit laus Deo Patri, summo Christo decus. Spirítui Sancto honor, tribus unus. Amen. |
Lode all'altissimo Padre, gloria al Cristo Signore, salga allo Spirito Santo, l'inno di fede e d'amore. Amen. |
— [7'41"] | Josquin Desprez | A sei voci, Bernard Fabre-Garrus, dir. | 1993 © Astrée | info | cover
– [1'22"] | Josquin Des Prez | Ensemble Pro
Musica antiqua de Bruxelles, Safford Cape | 1949 © Gramophone | info
– [1'40"] | Motets and chansons | The Hilliard
ensemble | 1984 ©
EMI | info | cover
– [1'30"] | Adieu mes amours | Ensemble
Clément Janequin | Ensemble Les Eléments | 1988
© Harmonia Mundi | info | book
– [1'24"] | Oh Flanders Free | Capilla
Flamenca | 1996
© Naxos | info
– [1'10"] | Josquin: Master of Musicians | Musica Antiqua of London, Philip Thorby | 2000 © Signum | info
– Frottole · Libro tertio, Venezia: Ottaviano Petrucci, 1504, cc. lxi-lxii [collocazione: D-Mbs]
– ©
1999, Rafael Ornes
– ©
2001, Marco Voli
– ©
2002, Public Domain
Choral Music
– ©
2004, Solovoces
– ©
2006, Philip Legge
– David Fallow, What happened to 'El Grillo', «Early Music», 2003, p. 390-399.
Guillaume se va chauffer au pres de la chiminée; a ung petite de charbon qui ne fait point de fumée. |
Guglielmo si va a scaldare vicino al camino; ha un po' di carbone che non fa fumo. |
– [1'00"] | Oh Flanders Free | Capilla Flamenca | 1996 © Naxos | info
– San
Gallo, Biblioteca centrale, Ms. 462
– Henricus Glareanus, Dodechacordon, p. 469
– da: E. Clinkscale, Josquin and Louis XI, «Acta Musicologica», 38/1, 1966.
– Edward Clinkscale, Josquin and Louis XI, «Acta Musicologica», 38/1, 1966, pp. 67-69: 67-68.
Illibata Dei virgo
nutrix |
|
Ave virginum decus
hominum
|
Ave virginum |
– [8'50"] | Cappella Pratensis, Rebecca Stewart, dir. | Ricercar ©1995 | info
– da: Motetti a cinque libro primo, Venezia: Petrucci, 1508.
– Pothárn Imre ©2006
– Partitura-schema [dd] — midi [6'33"]
– Struttura [dd]
Mille regretz de vous
habandonner Et deslonger vostre fach amoureuse. Jay si grand deuil et paine douloureuse Quon me vera brief mes jours deffiner. |
Infinto è il rammarico
per il vostro abbandono e per la perdita dal vostro volto amato. Patisco angoscia così grande e pena dolorosa tanto da avvicinare la fine dei miei giorni. |
— [2'03"] | Motets and chansons | The Hilliard
ensemble | 1984 ©
EMI | info | cover
— [2'00"] | Adieu mes amours | Ensemble
Clément Janequin | 1988
© Harmonia Mundi | info | book
— [1'48"] | Renaissance | King's Singers | © 1992 | info | book
Arrangiamento per vihuela di Luys de Narvaez (fl 1526-49)
— [2'38"] | Adieu mes amours | Ensemble
Clément Janequin | 1988
© Harmonia Mundi | info | book
— [3'00"] | Mille Regretz: La Canción del
Emperador | Jordi Savall, Xavier Díaz, vihuela | 2000 | info | cover
– ensemble
di viole (Cardinal Consort)
– coro
(Manila Chorale)
– liuto
– vihuela
– chitarra
– chitarra (Luther Enloe)
– chitarra (Kolya Panhuyzen)
– chitarra (Brad Conroy)
– chitarra (Renato Serrano)
– chitarra
I [1] Miserere mei, Deus, secundum magnam misericordiam tuam. [2] Et secundum multitudinem miserationum tuarum, dele iniquitatem meam. [3] Amplius lava me ab iniquitate mea: et a peccato meo munda me. [4] Quoniam iniquitatem meam ego cognosco: et peccatum meum contra me est semper. [5] Tibi soli peccavi, et malum coram te feci: ut justificeris in sermonibus tuis, et vincas cum judicaris. [6] Ecce enim in iniquitatibus conceptus sum: et in peccatis concepit me mater mea. [7] Ecce enim veritatem dilexisti:incerta et occulta sapientiae tuae manifestasti mihi. [8] Asperges me hyssopo, et mundabor: lavabis me, et super nivem dealbabor. |
[1] Pietà di me, o Dio, secondo la Tua grande misericordia. [2] E secondo l'abbondanza della Tua compassione cancella la mia colpa. [3] Di più, lavami dalla mia colpa e mondami dal mio peccato. [4] Poiché la mia colpa io la riconosco, e il mio peccato mi sta sempre dinanzi. [5] Solo per Te ho peccato e di fronte a te Te: perché tu sia giusto nei sermoni e nel giudicare. [6] Ecco, infatti, io sono stato concepito nella colpa e nel peccato mi ha concepito mia madre. [7] Ecco, infatti, tu ami la verità: i segreti della tua sapienza mi hai rivelato. [8] Purificami con issopo e sarò mondato; lavami e sarò bianco ancor più della neve. |
II [1] Auditui meo dabis gaudium et laetitiam: et exsultabunt ossa humiliata. [2] Averte faciem tuam a peccatis meis: et omnes iniquitates meas dele. [3] Cor mundum crea in me, Deus: et spiritum rectum innova in visceribus meis. [4] Ne projicias me a facie tua: et Spiritum sanctum tuum ne auferas a me. [5] Redde mihi laetitiam salutaris tui: et spiritu principali confirma me. [6] Docebo iniquos vias tuas: [7] et impii ad te convertentur. [8] Libera me de sanguinibus, Deus, Deus salutis meae: et exsultabit lingua mea justitiam tuam. |
[1] Fammi sentire gioia e letizia, esulteranno le ossa afflitte. [1] Distogli il Tuo sguardo da ogni mio peccato, cancella tutte le mie colpe. [1] Crea in me un cuore puro, o Dio, rinnova in me uno spirito saldo. [1] Non respingermi dalla Tua presenza e non privarmi del Tuo santo Spirito. [1] Restituiscimi la gioia della Tua salvezza, e rinforzami nello spirito originario. [1] Insegnerò le Tue vie agli erranti, i peccatori a Te torneranno. [1] Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza, e la mia lingua esalterà la Tua giustizia. |
III [1] Domine, labia mea aperies: et os meum annuntiabit laudem tuam. [2] Quoniam si voluisses sacrificium, dedissem utique: holocaustis non delectaberis. [3] Sacrificium Deo spiritus contribulatus: cor contritum, et humiliatum, Deus, non despicies. [4] Benigne fac, Domine, in bona voluntate tua Sion: ut aedificentur muri Jerusalem. [5] Tunc acceptabis sacrificium justitiae, oblationes, et holocausta: tunc imponent super altare tuum vitulos. |
[1] Signore, apri le mie labbra, e la mia bocca proclamerà la Tua lode; [2] poiché se Tu avessi voluto un sacrificio l'avrei fatto senz'altro: non verrai compiaciuto dagli olocausti. [3] Uno spirito contrito è il sacrificio a Dio, un cuore affranto e umiliato, tu, o Dio, non disprezzi. [4] Nel Tuo amore favorisci Sion, siano rialzate le mura di Gerusalemme. [5] Allora gradirai il culto prescritto, sacrifici e olocausti: allora immoleranno vitelli sul Tuo altare. |
Intonazione a 5 voci del Salmo 51 (50), i cui
20 versi sono organizzati in 21 episodi, conclusi in forma quasi litanica da
«miserere mei deus». Gli episodi si distribuiscono in tre parti
(8+8+5), sui gradi della scala, da mi a mi, discendo e risalendo,
e poi di nuovo a la.
Il mottetto sembra esser stato scritto durante
il soggiorno ferrarese di Josquin (1503-1504), presso Ercole d'Este. Ercole era
infatti un grande estimatore di Savonarola che nel 1498 fu scomunicato,
imprigionato, torturato e ucciso (il corpo fu bruciato con due confratelli in Piazza della Signoria a Firenze), perché il
predicatore si era scagliato contro papa Alessandro vi (Borgia).
L'ipotesi che il Miserere sia una commissione di Ercole nasce dal fatto
che Savonarola in prigione scrisse Infelix
ego, una meditazione sul Salmo 51 e che Willaert, Rore e Vicentino,
nell'intonare Infelix ego usarono il tenor non liturgico di Josquin:
In realtà solo il tenor di Vicentino ricalca quello di Josquin che sembra rifarsi al iii tono [LU, 652 (sotto a sinistra)], mentre gli altri due adottano qualcosa di assai più vicino al iv modo [LU, 774 (sotto a destra)], seppur l'oscillazione semitonale segue certamente Josquin.
— [18'50"] | Motets and chansons | The Hilliard
ensemble | 1984 ©
EMI | info | cover
— [12'50"] | A sei voci, Bernard Fabre-Garrus,
dir. | 1993 © Astrée | info | cover
— [13'33"] | The Clerks' Group, Edward Wickham, dir. | 1998 © Josquin
Companion | info
— [16'38"] | Dufay Ensemble, Eckehard Kiem, dir.
| Ars Musici © 2009 | info
— [5'47"] | Motets and chansons | The Hilliard
ensemble | 1984 ©
EMI | info | cover
— [5'55"] | Adieu mes amours | Ensemble
Clément Janequin | 1988
© Harmonia Mundi | info | book
— [5'31"] | Renaissance | King's Singers | © 1992 | info | book
— [4'28"] | Les jardin des délices | Obsidienne, Emmanuel Bonnardot, dir. | Calliope © 2003 | info | book
– Arnaud Saint-Antonin & Arenaï ©2000
— [2'41"] | Adieu mes amours | Ensemble
Clément Janequin | 1988
© Harmonia Mundi | info | book
— [3'05"] | Renaissance | King's Singers | © 1992 | info | book
Jean Richafort, Requiem in memoriam Josquin Desprez
Introitus Requiem aeternam [4'17"] | Kyrie [4'40"] Graduale Si ambulem [3'13"] | Offertorium Domine Iesu [3'10"] Sanctus [8'27"] | Agnus [3'36"] | Communio Lux aeterna [3'32"] | Huelgas Ensemble, Paul van Nevel, dir. | Harmonia Mundi © 1996 | info | cover
Pange lingua [3'30", gregoriano] | Kyrie [2'50"] | Gloria [4'20"] | Credo [7'05"] | Sanctus [8'00"] | Agnus I, II, III [7'20"] | The Tallis Scholars, Peter Phillips, dir. | Gimell © 1986 | info | book
Appel [0'31"] | Pange lingua [3'52", gregoriano] | Kyrie [3'06"] | Gloria [4'34"] | Gradual: Christus factus est [2'26", gregoriano] | Credo [7'05"] | Sanctus [8'00"] | Agnus I, II, III [7'20"] | Popule meus [5'36"] | A sei voci, Bernard Fabre-Garrus, dir. | 1993 © Astrée | info | cover
Missa – Pothárn Imre ©2006
Kyrie – Moriwaki Michio ©1993
— [18'50"] | Motets and chansons | The Hilliard
ensemble | 1984 ©
EMI | info | cover
— [6'45"] | The Clerks' Group, Edward Wickham, dir. | 1998 © Josquin
Companion | info
— [7'30"] | Renaissance | King's Singers | © 1992 | info | book
Pater noster – Claudio Macchi
©2000
Pater noster – Id. [misure di 3 interi]
Ave Maria – Rupert Preston Bell
©2005
— [10'26"] (lirica a 3'45", a 2 voci, dalla str. 3) | Dulcis melancholia. Biographie musicale
de Marguerite d'Autriche | Capilla Flamenca | 2005 | info | cover
— [8'54"] (a voce sola) | Dame de deuil. Musical offerings for
Marguerite of Austria | La Morra | 2005 | info | cover
— [7'56"] (corale) | Cappella Nova Mundi | 2019
– The Chanson
album of Marguerite of Austria, a cura di Martin Picker (University of
California Press 1965)
– © Richard Yates Classical
Guitar Transcriptions [intavolatura italiana per liuto]
– © Richard Yates Classical
Guitar Transcriptions [intavolatura francese per liuto]
– Christopher Reynolds, Musical Evidence of Compositional Planning in the Renaissance: Josquin's 'Plus nulz regretz', «Journal of the American Musicological Society», xl/1, Spring 1987, pp. 53-81.
A 5
— [6'37"] | The Clerks' Group, Edward Wickham, dir. | 1998 © Josquin
Companion | info
— [7'31"] | Cappella Pratensis, Rebecca Stewart,
dir. | Ricercar ©1995 | info
A 6
— [3'54"] | Josquin Desprez | A sei voci, Bernard Fabre-Garrus, dir. | 1993 © Astrée | info | cover
— [1'40"] | Doulce Mémoire | Denis
Raisin-Dadre, dir. | 1997 | info
— [1'08"] | Les jardin des délices | Obsidienne, Emmanuel Bonnardot, dir. | Calliope
© 2003 | info | book
— [2'40"] | The Scholars, Josep Maria Saperas,
dir. | 2006 | info | programma
Intonazione di Loyset Compère
— [1'37"] | Motets and chansons | The Hilliard ensemble | 1984 © EMI | info | cover
A 3
— [5'28"] | The Clerks' Group, Edward Wickham, dir. | 1998 © Josquin Companion | info
A 4 (canone)
— [4'47"] | The Clerks' Group, Edward Wickham, dir. | 1998 © Josquin Companion | info
Stabat Mater dolorósa
|
La Madre addolorata stava
|
— [7'53"] | Capilla flamenca
— [8'52"] | Mignarda (voce)
– da: New Josquin Edition, xxv.
Liber
usualis, p. 1634v
— Cantori gregoriani,
Fulvio Rampi
— Giovanni
Vianini
Comme femme desconfortee (rondeau di Gill Binchois)
Comme femme desconfortee
|
Come donna sconfortata
|
— Ciaramella: Music from the Court of Burgundy |
Yarlung 05785 © 2011 | info
— Ensemble Leones | Marc Lewon
– Recueil de chansons françaises, ff. 41v-42r | Dijon, Bibliothèque municipale, Ms 517 (295)
– da: Peter Woetmann Christoffersen, The Copenhagen Chansonnier (2010)
– Raffronto fra i tenor di Josquin e Binchois
Tu solus qui facis mirabilia,
|
Tu solo che fai cose mirabili,
|
— [18'50"] | Motets and chansons | The Hilliard
ensemble | 1984 ©
EMI | info | cover
– Luigi
Cataldi ©2002
– Harald
Wellmann ©2006
– Loyset Compère, Omnium bonorum plena | Orlando Consort [Metronome, 1993] | bkl
– Trento, 91, f. 33v
– Roma, Arch. S. Pietro, B.80, f. 27v
[da: Alberto Gallo, Il Medioevo II, Torino 1988 (Storia della musica, 2), p. 82]
Le comunità di musicisti che lavorano in una cattedrale o in una corte costituiscono anche gli ambienti in cui i giovani compositori compiono il proprio apprendistato, imparano a conoscere e a giudicare le composizioni dei maestri più anziani. Questi ultimi possono così apparire personaggi degni di essere onorati musicalmente come era avvenuto sinora per le personalità eminenti in campo politico e religioso. È il caso ... del mottetto Omnium bonorum plena che Loyset Compère, anch'egli all'inizio della carriera, scrisse verso il 1470/4 come preghiera alla Vergine «pro salute canentium»; qui un 'elenco di musicisti' pone al primo posto Guillaume Dufay il celebre maestro ormai settantenne e poi altri dodici compositori tra cui Ockeghem e Busnois; il carattere ''corporativo' di quest'opera, vera musica sui musicisti e per i musicisti, è accentuato dal fatto che nel mottetto è utilizzata come tenor la voce superiore [in realtà il tenor] del rondeau De tous bien plaine est ma maîtresse [edizione] di Hayne van Ghizeghem, citazione-omaggio ad un altro noto compositore del tempo.
Bar-le Duc fu capitale del Ducato di Bar. Il territorio di Bar (Barroris) divenne ducato nel 1352. Dote di Isabella di Lorena, fu annesso alle proprietà del marito, Renato d'Angiò che divenne duca di Bar alla morte del padre di lei (1430). Il ducato venne unito alla Lorena nel 1508. Territorio conteso fra Francia e Impero, dopo la guerra dei Trent'anni divenne definitivamente francese.
La collegiata di Saint-Maxe era la chiesa ducale di Bar e, luogo di sepoltura dei duchi, era collocata al centro dell'antico castello cittadino distrutto insieme alla chiesa nel 1670.
Nella colleggiata fu collocata nel 1544 una delle più straordinarie statue di Ligier Richier (1567), fra i migliori esempi del gusto macabro-anatomico locale. Si tratta del monumero funerario di René de Chalon, prince dorange, morto in battaglia a 25 anni. Sua moglie Anna di Lorena gli dedicò la statua che rappresenta lo scheletro del consorte che guarda il proprio cuore elevato con la mano sinistra. Il significato simbolico della statua è ignoto.
La statua, o transi, recuperato dopo la distruzione della collegiata di Saint-Maxe, fu trasferito a pezzi in quella di Saint-Pierre (oggi chiesa di Saint-Etienne). Ricomposto e recentemente restaurato oggi si conserva la Museo di Bar.
Statua di Renato d'Angiò sul corso Mirabeau di Aix-en-Provence. Realizzata alla fine del '600 lo raffigura con in testa la corona di conte di Provenza. I libri ai suoi piedi lo indicano protettore delle arti.Renato d'Angiò, detto il Buono (1409-1480), pur membro di una delle dinastie che maggiori regnanti offerse all'Europa, è ricordato per il suo interesse per le arti (il soprannome si lega al suo mecenatismo). |
Particolare dal Ritratto dei coniugi Arnolfini dello specchio convesso che mostra il dipinto visto da dietro con l'autoritratto del pittore (e un altro testimone).La sua attività culturale si concentrò soprattutto negli ultimi anni, dopo il secondo matrimonio (1453), in gioventù protesse, fra gli altri, Jan van Eyck (1441, autore del celebre Ritratto dei coniugi Arnolfini). |
Enrico VI e Margherita d'Anjou in una miniatura dell'epoca (particolare).Dopo il 1442, perso Napoli, Renato torna in Francia vivendo fra l'Anjou e la Provenza. Nel 1444 sua figlia di primo letto Margherita sposa Enrico VI re d'Inghilterra (1422-1471), il sovrano inglese più importante prima di Enrico VIII (1509-1547). Margherita avrà un ruolo determinante nella Guerra delle due rose. Shakespeare inserisce Renato d'Angiò e Margherita fra i personaggi del suo Enrico VI parte prima (ca. 1590). |
Mese di Settembre di Trés riches heures du duc de Berry (ante 1416).A Renato d'Angiò si lega un celebre castello della Loira modello per i castelli di Ludwig di Baviera (in particolare quello di Neuswanstein) e per Walt Disney il castello di Saumur, città vicino ad Angers. Trasformato in sontuosa residenza nobiliare dal padre di Renato, Luigi I d'Angiò, in tal forma fu raffigurato nel celebre libro d'ore del duca di Berry (quello del mascadiano codice E), miniato dai fratelli Limbourg, probabilmente il massimo esempio di miniatura gotica francese. |
Miniatura della c. 51v del Livre du Coeur d'Amour Espris (Cod. Vind. 2597).Nel castello di Saumur Renato d'Angiò ambientò un suo romanzo, Le livre du Coeur d'Amour Espris [Conquests qu'un chevalier nomme le Cuer d'Amour Éspris feist d'une dame appelée Doulce Mercy = Conquiste che un cavaliere nominato Cuor d'Amore Innamorato fa d'una dama chiamata Dolce Grazia]. Del romanzo, scritto nel 1457, rimangono sei manoscritti, 5 alla Nazionale di Parigi e il più tardo, miniato alla fine del '400, a quella di Vienna. Vi è chi ritiene che le miniature siano sue o comunque da lui concepite. |
Frontespizio del Livre des tournois compilato verso il 1490 (F-Pn, Fr. 2692).Scrisse inoltre verso il 1460 Le Livre des tournois [Traicte de la forme de devis d'un tournoi], il più famoso trattato quattrocentesco sui tornei. Dei numerosi manoscritti sopravvissuti, il più antico (F-Pn, Français 2695) fu splendidamente miniato da Barthélemy d'Eyck (forse parente di Jan van Eyck), a cui alcuni attribuiscono anche la miniature del Livre du Coeur. Una copia più tarda (F-Pn, Français 2692) fu compilata verso il 1490 dal «Maître du cardinal de Bourbon». |
Ritratto di Renato d'Angiò a 55 anni in una miniatura del 1466 (Parigi, Archivio Nazionale, Fr. Chan. AE/II/481/b).Un ritratto coevo di Renato d'Angiò è in un ms. ora all'Archivio nazionale di Parigi ove Renato d'Angiò riceve l'omaggio di Jean de Saint-Maure con suo figlio Charles per la baronia di La Haie-Joullain (15 maggio 1466). Fu ritratto in più tarda età con la seconda moglie da Nicolas Froment (1435-1486): i coniugi appaiono nel Matheron Diptych (1474, ora al Louvre) e nell'interno delle due ante laterali del trittico Buisson Ardent (1476, Aix-en-Provence, cattedrale Saint- Sauveur). |
Anta della Musica realizzata da Dante Gabriel Rossetti (1861) per lo scrittoio di John Seddon (Londra, Victoria and Albert Museum).John Pollard Seddon (1827-1906) disegnò nel 1861 lo scrittoio detto Rene Honeymoon cabinet. Le quattro ante Archiettura, Pittura, Scultura e Musica mostrano Renato d'Angiò con Isabella di Lorena. Le più esterne sono di Dante Gabriel Rossetti (1828-1882) e quelle centrali di Edward Burne-Jones (1833-1898). La ditta Morris-Marshall-Faulkner realizzò il mobile e quattro vetrate su medesimo soggetto. |
Nella persona di Renato d'Angiò si concentrano legami parentali con le principali dinastie regnanti in Francia e in Europa. Di padre angioino e madre aragonese fu:
Gli angioini, il casato di Renato d'Angiò, sono solo il ramo napoletano della Casa d'Angiò. La Casa d'Angiò fu una della più importanti dinastie d'Europa.Capetingi La
Casa d'Angiò in origine dominava il territorio circostante la
città di Angers, detto Anjou. Nel IX sec. l'Anjou divenne contea e un
secolo dopo diede i natali a Ugo Capeto che, eletto re di Francia (987)
chiamò Capetingia la sua discendenza che si sostituì a quella Carolingia.
|
Aragona
La Borgogna, che dall'epoca di Filippo il Buono (1419-67) si era estesa al Mare del Nord contemplando, oltre a Lussemburgo e Lorena, anche la Piccardia, le Fiandre e lo stesso Hainaut, era un territorio vasto e all'inizio del '400 il più ricco e culturalmente vivace d'Europa. La politica ulteriormente espansionistica del duca di Borgogna Carlo il Temerario (1467-77) lo oppose a Luigi XI. Entrati in guerra Carlo morì nell'assedio di Nancy (1474) e sua figlia Maria di Borgogna, andando in sposa all'imperatore Massimiliano I d'Asburgo produsse infiniti conflitti per la successione che alla fine (Trattato di Arras, 1482) vedranno la divisione della Borgogna (in giallo nella mappa) fra Francia e Impero (riga rossa).
I re di Francia che regnano durante la vita di Josquin sono cinque (dalla serie di medeglie dedicate ai re di Francia che Nicolas de Launay, conservatore delle medaglie del Louvre, commissionò negli ultimi anni di vita a Thomas Bernard, 1650-1713):
Il ducato di Milano fu prima retto dai Visconti (1395-1447) e poi, dopo tre anni di Repubblica ambrosiana, dagli Sforza (1450-1499). I tre secoli successivi videro un primo periodo di lotte fra gli Sforza e la Francia: fra i 'due litiganti' vinse la Spagna di Carlo V che dominò il ducato un secolo e mezzo (1559-1706) per poi lasciarlo all'Austria per il secolo successivo.
Ucciso Galeazzo Maria, primogenito di Francesco I, il governo fu assunto dalla moglie Bona di Savoia (Cicco Simonetta consigliere) avendo il figlio Gian Galeazzo solo 7 anni. Per tre anni vi furono pretese dei fratelli di Galeazzo Maria sul ducato contrastate da Simonetta. Nel '78 (morto Sforza Maria) si fece avanti Ludovico detto il Moro che finalmente nel '79 ottiene la reggenza: Simonetta è ucciso e Bona esiliata ad Abbiategrasso.
Ascanio, bandito a Perugia dal 1° giugno '77 può tornare a Milano dove è nominato vescovo di Pavia (coinvolgerà il Bramante per il rinnovamento del Duomo e della Certosa). Favorevole al partito ghibellino entra in contrasto con il fratello che lo bandisce di nuovo a Ferrara (febbraio 1480) per poi pentirsi e richiamarlo (1° ottobre 1480). Ascanio però non si fida e rimane a Ferrara fino al 1482, cerca quindi alleanze a Roma, Venezia e Brescia.
Dopo essersi finalmente riconciliato con Ludovico ritorna a Milano il 12 aprile 1483. Da questo momento fino alla caduta del ducato (1499) Ascanio si dedica ai suoi interessi culturali: il 17 marzo 1484 è creato cardinale. Subito dopo chiama Josquin nella sua cappella, ed entrambi si recano a Roma.
Serafino Aquilano, in servizio presso il cardinale dal 1484 al 1491 lo ricorda in un suo sonetto (n. 51) dicendolo «suo compagno». Il sonetto era già noto a Zarlino (Sopplimenti musicali, 1588, p. 314) che lo induce a scrivere:
Segue il sonetto:
La cappella ducale, rinnovata dai tempi dei Visconti che usavano la musica soprattutto in funzione celebrativa (con trombetti e piffari), svolse ruolo liturgico sotto gli Sforza e si arricchì di compositori fiamminghi a partire da Galeazzo Maria. Con Ludovico il Moro la cappella riprese splendore, soprattutto dopo il 1491, anno del matrimonio con Beatrice d'Este (1475-1497). Beatrice condivideva la passione per la musica con la sorella Isabella d'Este (1474-1539), colei che diverrà la protagonista di Rinascimento privato di Maria Bellonci.
Il più importante compositore assunto a Milano fu Gaspar van Weerbeke (1445-1516). Weebecke fu alla corte di Galeazzo Maria dal 1471 fino alla morte del duca. Dopo un trasferimento a Roma, dove conobbe Josquin, torna a Milano nel 1489 dove vi resta discontinuamente fino all'occupazione Francese (1499).
A Milano era diventato maestro di cappella del Duomo nel 1484 Franchino Gaffurio, che dedicò a Ludovico il Moro due dei suoi più importanti scritti, Theorica musicae (1492, ii ed.) e Pratica musicae (1496). Dal '94 è musicae professor presso il Gymnasium istituito da Ludovico il Moro. Gaffurio ricorderà Josquin e Weerbeke nel suo Angelicum ac divinum opus musice (1508).
Filippo il Bello sposerà nel 1496 Giovanna la Pazza (dichiarata tale dal marito che non ne sopportava le scenate di gelosia) la quale, figlia di Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona aveva riunito la Spagna. Il figlio di Filippo e Isabella, Carlo V, ricostituirà il Sacro Romano Impero (1519).