TSM
| Cronologia | Onomastico | Glossario | Thesaurus

Filippo Cancelliere

Vita

Figlio illegittimo [a] di una famiglia aristocratica vicina al re di Francia (il fratello della nonna fu il potente Gauthier de Villebéon [+1205], ciambellano prima di Luigi VII [+1180] e poi di Filippo II [+1223]). Filippo (ca 1160/65-1236) studiò e insegnò a Parigi ma ebbe una carriera contrastata. Il padre, arcidiacono di Parigi, morì nel 1185. Solo nel 1202 divenne anch'egli arcidiacono, ma di Noyon (dov'era vescovo un suo cugino), e nel 1217, ormai cinquantenne, fu fatto cancelliere di Notre-Dame dall'altro cugino, Pierre de la Chapelle, vescovo di Parigi (1208-1219). Il ruolo di cancelliere prevedeva la gestione della biblioteca e la selezione del corpo docente dell'università parigina, proprio negli anni più turbolenti, quelli in cui la scuola cercava una sua indipendenza dalla Chiesa e le intemperanze degli studenti giungevano spesso agli onori delle cronache: nel 1219 Filippo infligge una scomunica ai docenti, poi sanata dal papa. L'anno dopo ammette alla docenza frati minori, assecondando le spinte indipendentiste. Nel 1229 assiste al celebre sciopero universitario, restando dalla parte degli studenti. La sua fama In questi anni muove dalla sua capacità oratoria che produce centinai di sermoni, ma l'opera per cui oggi lo si ricorda fu scritta alla fine della sua vita, la Summa de bono (ca 1225).

a. Lo si deduce dalla bolla di Onorio iii (15.ii.2017) una dispensa "pro defectu natalium" per diventare cancelliere (in Valois 1880: 34, nota 2): il 'difetto' si deve forse al fatto che suo padre, in quanto arcidiacono di Parigi, non era sposato.

Il suo ruolo di poeta fu riconosciuto solo a partire dal Novecento. Fra le testimonianze del xiii secolo solo Andeli e Salimbene ne ricordano la produzione lirica, testimoniata anche in Egerton 274 e Darmstadt 2777. L'attenzione a queste fonti si deve soprattutto a Meyer [1866, 1872] e Peiper (1878, primo inquadramento di Filippo poeta). La ricognizione di Delisle [1885] sul Pluteus 29.1 permette di considerare anche il più importante ms di Notre Dame una fonte di Filippo. Dreves [1907] pubblicherà un ideale catalogo con oltre 100 titoli (molti dei quali nel Pluteus) che Ludwig [1910] contesterà in quanto congetturali. Un catalogo più circostanziato è quello di Dronke [1987] con 104 titoli (con 66 attribuzioni antiche accolte e 16 dubbie, cui aggiunge 22 nuove attribuzioni). Nuovo catalogo, e assai ottimistico, è quello di Payne [2001] che estende il corpus a 151 titoli (con 70 attr. antiche accolte e 18 dubbie, più 63 attribuzioni moderne di cui 18 dubbie). Nuove ipotesi saranno ripetutamente avanzate da Traill [2003-2018]. Della musica, con particolare riferimento alla polifonia si occuperanno Payne [1991, 2011] e Rillon-Marne [2008, 2012].

Fonti e bibliografia

Attestazioni nei codici

E274 | xiii sec. ex. | London, Egerton 274, f. 3r | info | info | diamm | "Incipiunt dicta magistri Philippi quondam cancellarii Parisiensis" | 28 titoli (alcune attribuiti ad Adamo di San Vittore) | cfr. Meyer 1866: 253

Wroclaw, Biblioteka Uniwersytecka I.Q.102 | 1 titolo: dialogo Phebus per dyametrum | Peiper 1878: 420 ("Codex Rehdigeranus")

Darm | xiii sec. ex. | Darmastadt 2777 | f. 3r | info | "Ista sunt dicta Cancellarii Parisiensis" | 24 titoli | cfr. Dreves 1907

Assisi | v. Delorme 1927

Berlin | Berlino, Th. Lat. Fol. 312 | Dic Chriti veritas | 1 titolo | bibl. Fickermann 1928 — attr. anche in Madrid 26860 | 114r

Basel | ca 1300 | Basel, Universitätsbibliothek, B XI 8 (Basler Liederhandschrift) | f. 147r | info | info (1966) | "Conductus Cancelarii Parisiensis" (f. 147r) | "Cancellarius P[arisin]a" (f. 159r) | 2 titoli | rintracciati in Handschin 1933: 126 e 128

PgN8 | xiv sec. in. | Praga, Archivio del Castello di Praga, Biblioteca Capitolare Metropolitana [Praha, Archiv Prazského Hradu, Knihovna Metropolitní Kapituly], N.viii [a] | f. 37r | "Carmina Philippi Parisiensi cancellarii sacre theologie doctoris solempnissimi" | cfr. Anderson 1972: 361-363 [b]

a. Anderson 1974: 228 "in this source all texts are ascribed to Philippe the Chancellor"
b. Elenca 23 titoli

Oxford | University College, 29, f. 93r | "Refert idem Odo de quodam magno clerico, cancellario Parisius, quod inter alia multa benedicta que dixerat illam cantilenam amenissimam de gloriosa Virgine que sic incipit Angelu Virginem composuit ..." | cit in Page 1983

Balt | Baltimora, W.88 | Que est ita que ascendit transiens "Incipit suavissima viellatura Beate Virginis edita a magistro Philippo Cancellario Parisiensi" | Thronus tuus Christe Jesu "Sequentia Philippi Cancellarii Parisiensis, de Beata Virgine" | ed. in Payne 1991: 614

— inoltre:

L2807 | Paris, Latin 8207 | f. 13v | 1 titolo | Mundus a mundicia | già in Londra e Praga | "Unde Philippus cancellarius Parisiensis in prosa quam fecit Mundus a mundicia dictus per contraria" (cit. in Hauréau 1888: 91, poi ripresa in Ludwig 1910: 256)

Chartres 341 (perduto) | Homo vide que pro te patior | "Prosa Philippi Cancellarii Parisiensis" | già in Londra e Praga

Naf 1050 | f. 191v | Li cuers se vait de l'ueil plaignant: "Li Chanceliers de Paris" (francese di Quisquis cordis)

— esclusi:

F25/3 | xiii sec. ex. | Firenze, Bil. Mediceo Laurenziana, Pluteus 25.3, ff. 145-148 | 145r "Ista sunt septem gaudia Beate Virginis Marie, que fecit Cancellarius Parisiensis": Virgo templum Trinitatis (canto in sette strofe) | 147r Missus Gabriel de coelis

[fasc.] xxi. pag. 145. Septem gaudia Beatae Virginis Mariae, quae fecit Cancellarius Parisiensis, rhythmice exposita, cum totidiem picturis res ipsas de quibus agitur elegantissime expressas exhibentibus. Inc[ipit:] Virgo templum Trinitatis. Des[init:] Et duc tecum ad iocunda Paradisi gaudia. Subiicitur hymnus eiusdem Cancellarii Parisiensis, ciuis initium est: Missus Gabriel de coelis etc. — cit. in Baldini 1778 [1774]: 751
Attribuzione esclusa fin da Dreves 1907: 531

M14940 | Ave dei genitrix | ma escluso da Dreves 1907: 532

K12a | Koln, Seminario, 12a | "Hanc sequentiam composuit Philippus cancellarius Parisiensis" | cit in Dreves 1902/30: 174 | dubbi in Dreves 1907: 532

 

Bibliografia

[1200] Gilles de Paris, Carolinus, in due ms. Paris Latin 6191, e London Add. 22399 | nella Captatio benevolence (223 versi) aggiunta alla fine e pertanto forse di poco successiva si legge di Filippo e Leoninus (cfr Wright, Leoninus (1986): 22 e Wright 1989: 286):

... oris | altisoni iactet dictantem iura Philippum | nec minus in sacris metrico sermone Leonem [vv. 20-22, ed. in Colker 1973: 318]
— [Parigi] vanta Filippo di bocca altisonante che decreta sentenze | né minore è Leone nel sacro sermone metrico

L'aspetto interessante è che Filippo e Leonino siano affiancanti benché l'uno giurista e l'altro poeta

Il Latin 6191 (del xiii sec.) presenta glossato "de Greva", f. 40v. La glossa pare di poco posteriore, quindi questa è la prima attestazione della confusione. Benché Colker 1973 offra la prima edizione integrale, il passo era già in Duchesne 1649/5: 323 (e poi in PL 212) e Du Bulay 1673/2: 526. La prima individuazione della glossa è in Recueil 1878: 297.

[1236] Henri d'Andeli (xiii sec.), troviere cui è stato attribuito il celebre Lai d'Aristotele (1230), scrisse il Dit du Chancelier Philippe, 266 versi (Harley 4333, 98r-100r) ed. in Meyer 1872.

Dit celebrativo scritto all'indomani della morte di Filippo (avvenuta il giorno di Natale). Nei versi 45-63, Andeli fa parlare Filippo:

Dex, tes jugleres ai resté
toz tens, et ivers et esté.
De ma viele seront rotes
en ceste nuit les cordes totes,
et ma chançons dou tout faudra
mais, se toi plait, or me vaudra.
Dieus, or me rent lou guerredon,
de mes pechiez me fai pardon.
Dio, sono stato tuo giullare
sempre, sia d'inverno che d'estate.
Della mia viella si romperanno
tutte le corde questa notte
e la mia canzone del tutto tacerà
ma, se ti piace, ora mi varrà.
Dio, ora fai giustizia delle mie azioni;
perdona i miei peccati.
Toz jors t’ai en chntant servi;
rent m’en ce que j’ai deservi.
Ne te demant or ne argent,
mais acuel moi avuec ta gent,
qui sont en pardurable joie.
Doz Dieus, otroie moi que j’oie
tel verité de ma chançon
que je ne chiece en contençon.
Ti ho servito tutti i miei giorni con il canto;
ricompensami secondo ciò che ho meritato.
Non ti chiedo oro o argento,
ma che tu mi accolga fra la tua gente,
che conoscono la gioia eterna.
Dolce Dio, dammi la possibilità
d'avere la verità sulla mia canzone
affinché non cada nell'errore.

[1240] Alberico delle Tre Fontane (+ post 1251), monaco cistercense francese, autore di un Chronicon che arriva fino al 1241. Colloca la morte di FIlippo al Natale del 1236 [1237 more nativitatis]:

Anno 1237. In die nativitatis Domini obiit cancellarius Parisiensis Philippus, satis adprobatus theologus et philosophus optimus et apud fratres Minores est sepultus titulo istiusmodi supposito:
Sensus, divitie viventi quid valuere? | Si caream requie, nil possunt illa valere.
Me modo terra tegit; teget et te. Te precor, ora, | ut mihi sit requies, sit hec tibi mortis in hora.
Qui me novisti, nunc hic scis menbra recundi, | Dicere cuique potes: "Sic transit gloria mundi"

Huius sermones et omelie et cetera que fecit, habentur a pluribus. Et magister Guiardus Laudunensis fit cancellarius Parisiensis. [MghSS/23: 940]
— Anno 1237 [1236]. Nel giorno di Natale morì il cancelliere di Parigi Filippo, teologo molto apprezzato ed eccellente filosofo. Fu sepolto fra i frati Minori sotto questa targa: Qual è il senso di vivere nella ricchezza? Se manca la pace quella non vale nulla. La terra copre solo me, ma coprirà anche te. Ti scongiuro, prega che ci sia pace per me e nell'ora della tua morte. Tu, che mi conoscevi e che ora conosci le mie membra giacenti, puoi dire a tutti: "Così passa la gloria del mondo". I suoi sermoni, omelie e altro che fece sono assi conosciuti. Diventerà cancelliere di Parigi mastro Guiard di Laon.

[1257] Tommaso da CantimpréBonum universale de apibus, cit. in Meyer 1872

Quid autem de isto Philippo contigerit audiamus. Agonizantem in morte, dictus Guillelmus Parisiensis episcopus paterna sollicitudine visitavit, rogavitque eum ut singulari opinioni cederet de pluralitate beneficiorum, et omnia beneficia sua, excepto unu, in manus Ecclesie resignaret, et hac conditione media ut si convalesceret ei supplere vellet de suo proprio quod dimisisset. Renuit ille, experiri se velle dicens utrum esset damnabile beneficia plura tenere. Mortuus est ergo sic.
Post paucos autem dies, cun dictus Parisiensis episcopus, finitis matutinis, orare vellet, vidit inter se et lumen quasi umbram hominis tetram nimis. Elevata ergo manu consignat se et, si res ex parte Dei sit, precipit ut loquatur. Cui respondit apparens: «Alienus a Deo sum, licet mirabilis factura eius sim». El presul: «Tu, quis es?» inquit. Cui ille respondit: «Ego sum Cancellarius – inquit – ille, dudum miserrimus». Rursus episcopus elato altius gemitu: «Et quomodo – inquit – tibi est sic dulenti?» «Male – ait – immo quam pessime, quia damnatus sum eterna morte».
Et episcopus: «Heu! – ait – karissime, que causa est damnationis tue?» «Très sunt – inquit – una est quia recrescentes fructus annuos contra pauperes tumide reservavi; secunda est quia contra sententiam plurimorum de pluralitate beneticiorum quasi licite tenendorum opiniomem propriam defensavi, et in hoc me periculo mortalis culpe commisi. Tercia est, et illa gravissima omnium, quia abominabili carnis vicio in scandalum multorum multo tempore laboravi».
Et ad episcopum mox subjunxit: « Estne – inquit – finitus mundus?» Et episcopus: «Miror – ait – te, litteratissimum quando virum, querere, cum me adhuc vivum cernas, et omnes nos viventes mori necesse sit antequam mundus instante judicio finiatur». Et ille: «Non mireris – inquit – quia non est scientia, nec opus nec ratio apud inferos venienti». Et cum hec dixisset, umbra ab oculis mirantis evanuit. Ipse autem episcopus, non tamen sub persona quasi hoc vidisset, in predicatione sua clericis omnibus recitavit. [Bonum univ. de apibus, 1.19.8; Lat. 3309, f. 15r].
— Ma sentiamo cosa è successo a questo Filippo. Il detto Guglielmo, vescovo di Parigi [1228-1248], visitò con paterna sollecitudine l'agonizzante che moriva, e gli chiese di rinunciare alla sua singolare opinione sulla pluralità dei benefici, e di rassegnare tutti i suoi benefici tranne uno, nelle mani della Chiesa. Ha rifiutato, dicendo che voleva provare a determinare se sarebbe stato un atto condannabile mantenere più benefici. Perciò morì così.
Ma dopo alcuni giorni, quando il detto vescovo di Parigi, concluso il mattutino, volle pregare, vide tra sé e la luce come l'ombra di un uomo molto scuro. Alzando la mano, si consegna e gli chiede di parlare, se promanazione di Dio. Al che il fantasma risponde: "Sono estraneo a Dio, benché piace che io sia fra le sue opere meravigliose". E il vescovo: "Chi sei?" Al quale risponde: "Io sono il Cancelliere, da poco il più miserabile". Di nuovo il vescovo sgraziato da un gemito più forte: "E come mai è così doloroso per te?" "E' un male assai più terribile: sono stato condannato alla morte eterna".
E il vescovo: "Ahimè, caro amico, qual è la causa della tua condanna?» «Sono tre. La prima: ho privato per orgoglio i poveri dei frutti annuali in eccedenza. La seconda: contrariamente all'opinione di molti, ho preteso considerare lecita la pluralità dei benefici, e per questo ho commesso peccato mortale. La terzo è la più grave di tutte: mi sono dedicato a lungo al vizio carnale di abominio con scandalo di molti.»
Quindi disse ancora al vescovo: "Il mondo è finito?" E il vescovo: «Mi stupisco che tu, dottissimo quando fosti uomo, vuoi lamentarti con me che sono ancora vivo, che tutti noi viventi dobbiamo morire prima che il mondo finisca nel giudizio». E quello: "Non ti stupire, perché non serve scienza, opera o ragione per venire all'inferno". E quando ebbe detto questo, l'ombra svanì agli occhi stupiti [del vescovo], e lo stesso vescovo, quasi l'avesse visto di persona, lo raccontò a tutto il clero nella sua predicazione.

Abbastanza curioso che le tre accuse rivolte a Filippo (avarizia verso i fittavoli, accumulo beneficiario e sodomia) siano proprio quelle cui si scaglia nei suoi sermoni. Si può supporre che il Filippo Cancelliere non sia lui (benché sia morto proprio durante l'episcopato di Guglielmo) o che il suo nome sia stato usato in modo astratto (il che è poco probabile data la fame di Filippo). L'escludere a priori che queste accuse siano false non è pertanto così facile. Del resto sono sarebbe il primo ecclesiastico che predica bene e razzola male.

Non si può negare, come riferisce Meyer 1872: 195, che il suo rigore gli avesse procurato nemici fra gli stessi ecclesiastici e che il domenicano Cantimpré sia fra questi. Del resto Cantimpré fu anch'egli, ma con minor successo, fra i predicatori attivi a Parigi.

[1280] Salimbene de Adam (1221-1288), frate minore, autore di una celebre Cronica latina [MghSS/32], in cui si attribuiscono a FIlippo almeno sei liriche:

182] Multa cantilenas fecit frater Henricus et multas sequentia. Nam illam litteram fecit et cantum:
1) Christe Deus, Christe meus, Christe rex et Domine, ad voce cuiusdam pedisseque, que per maiorem ecclesiam Pisanum ibat cantanto:
2)
E sì tu non cure di me e' non curarò de te.
Item illam cantilenam fecit, litteram cum triplici cantu, scilicet:
3) Miser homo cogita facta creatoris.
Item cantum fecit in illa littera magistri Phylippi cancellarii Parisiensis, scilicet:
4) Homo, quam sit pura | michi de te cura.
Et quia, cum esset custos et in conventu Senensi in infirmitorio in lecto iaceret infirmus in lecto et notare non posset, vocavit me, fui primus qui, eo cantante, notavi illum cantum. Item in illa alia littera, que est cancellarii similiter, cantum fecit, scilicet:
5a)
Crux, de te volo conqueri et
5b) Virgo, tibi respondeo et
6)
Centrum capit circulus et
7)
Quisquis cordis et oculi.
Et in illa sequentia:
8)
Iesse virgam humidavit delectabilem cantum fecit, et qui libenter cantatur, cum prius haberet cantum rudem et dissonum ad cantandum. Litteram vero illius sequentie fecit Ricardus de Sancto Victore, sicut et multas alias fecit sequentias.
Item in hymnis sancte Marie Magdalene, quos fecit predictus cancellarius Parisiensis, scilicet:
9)
Pange, lingua, Magdalene cum aliis sequentibus hymnis, cantum delectabilem fecit.
Item de resurrectione Domini fecit sequentiam, litteram et cantum, scilicet:
10)
Natus, passus Dominus resurrexit hodie.
Secundum vero cantum, qui ibi est, id est contracantum, fecit frater Vita ex ordine fratrum Minorum de civitate Lucensi, melior cantor de mundo tempore suo in utroque cantu, scilicet firmo et fracto ...

Trascrive l'intero testo della celebre Disputatio membrorum che poi confluirà nel Roman de Fauvel.

442] Item vitam prelati et subditorum bene describit magister Phylippus cancellarius Parisiensis sub methaphora membrorum corporis dicens:
11)
Inter membra singula ...

I titoli che certamente Salimbene attribuisce a Filippo sono 6 (nn. 4-7, 9 e 11): i due nn. 5 sono parte della stessa lirica [Meyer 1880: lxxv ss.] nota come Dialogo tra la Vergine e la Croce. È improbabile che siano di Filippo anche i nn. 1 e 3 (assegnati da Anderson 1974), e 10 (da Dronke 1987): esclusi invece il n. 2 (perché in italiano) e il n. 8 (perché di Riccardo di San Vittore).
Dreves 1907: 532-34 vi aggiunge anche due contrafacta di Pange lingua Magdalene. Benché non ci siano ragioni di ricondurre i contrafacta allo stesso autore anche Dronke accoglierà questa ipotesi.

[xv sec.] ps. Enrico di Gand (+1293), teologo, gli è stata attruito, ma resta anonimo, De scriptoribus ecclesiasticis

Manoscritto: Bnf, NaL 314 (xv sec.), f. 79v:

Capitulus 50: Philippus cancellarius Parisiensis, qui theologice scole Parisius gloriose prefuit, scripsit sermones de singulis psalmis duos vel tres, quibus usque hodie multi utuntur: qui predicationis officio vacare voluerint.
— § 50. Filippo, cancelliere di Parigi, che presiedette gloriosamente la scuola tologica di Parigi, scrisse sermoni sui salmi (singolarmente o su due o tre) usati ancor oggi da molti che vogliono accedere alla pratica della predicazione.

1580 | De illustribus ecclesiae scriptoribus ... Hieronimus Stridonensis ... Gennadius Massiliensis ... Isidorus Hispalensis ... Honorius Augustodunensis ... Sigebertus Gemblacensis ... Henricus de Gandauo ... (Coloniae: apud Maternum Cholinum, 1580): 428.

1639 | Bibliotheca ecclesiastica, ed. Aubert Le Mire (Miraeus), 2 voll. (Antuerpiae: Mesium, 1639-1649), i: 172 cui si aggiunge la glossa:

Schol. Philippus cognomento Grevius, cancellarius Parisiensis, scripsit Sermonen centum triginta in in omnes psalmos: Parisiis a Badio 1523 in 8 editos.

———

Trithemius 1494 | la prima nota a stampa su Filippo non riferisce cognomi.

68] Philippus cancellarius Parisiensis, vir in divinis scripturis eruditus et in seculari philosophia nobiliter doctus, cum esset sacrarum literarum famosus magister, theologicae scholae Parisius multo tempore gloriose praesuit, ubi discipulos legendo, populos praedicando magnifice intruxit. Scripsit de singulis psalmis duos vel tres Sermones elegantes, lib. 1; Summa theologiae, lib. 1. Alia quoque plura edidit, quae ad notitiam nostram minime venerunt.
— Filippo cancelliere di Parigi, uomo erudito nelle divine scritture e nobilmente istruito nella filosofia profana, essendo famoso insegnante di lettere sacre, presiedette a lungo la scuola teologica di Parigi, insegnando ai suoi allievi e predicando al popolo. Scrisse sui salmi (singolarmente o su due o tre) sermoni eleganti (un libro), Summa theologiae (un libro). Pubblicò anche molte altre cose, di cui non siamo a conoscenza.

Bade 1523 | Philippi de Greve Cancellarii Parisiensis In Psalterium Davidicum cccxxx sermones, ed. Josse Bade van Assche [Jodocus Badius Ascensius] (Paris 1523; repr. Brescia 1600)

Le Mire 1639 | Nella seconda ed. dello pseudo-Enrico di Gand (la prima è del 1580, v. Fonti) aggiunge la formula "Philippus cognomento Grevius"

Fabricius 1718 | Ripete Trithemius aggiungendo due note alla parole Philippus e Parisius:

ii: 113] cdlxv ... (*) Philippus Grevius sive de Greve clarus circa a. 1230.
(**) Parisius pro Parisiis, ut infra c. 466 atque aliis locis. Et apud scriptores illa aetate passim.
— 465 ... (*) Filippo Grevius o de Greve, famoso intorno all'a. 1230.
(**) Parisius invece di Parisiis, come sotto a c. 466 e in altri luoghi, e comunemente tra gli scrittori di quell'epoca.

Oudinius 1722 | 120-121] Un'ampia scheda su Filippo in relazione all'anno 1230, nessuna notizia sulla sua attività poetica.

Daunou 1835 | 184-191] conosce soprattutto i sermoni (pubblicati a stampa nel 1523) e ha una nozione ancora vaga della Summa. Nulla sa del suo ruolo di poeta.

1857 | Editio princeps di Salimbene

Meyer 1866 | 253] descrive il contenuto dell'Egerton 274: "Incipiunt dicta magistri Philippi quondam cancellarii Parisiensis" (f. 3r) benché alcune siano di Adamo di San Vittore | 256] cita le 5 liriche ricordate da Salimbene

Meyer 1872 | 192 (nt 7) cita Fabricius | 193 (nt 5)] cita l'obituario di Filippo datato al 23 dicembre 1236, ma lo considera un errore, visto che due testimonianze antiche parlano del giorno di Natale | 200] in base a Egerton e Salimbene dichiara: "Voilà donc bien établis les titres de Philippe de Grève à figurer au nombre des poètes latins rhythmiques, et des meilleurs, du xiiie siècle"

Peiper 1878 | 411] primo inquadramento dell'opera poetica

Delisle 1885 | 104] individua 4 dei 5 brani citati da Salimbene nel Pluteus 39.1

Dreves 1907 | primo catalogo delle sue liriche da Pluteus (xiii, 52 liriche) [a], Darmstadt 2777 (L, 24) [b], Egerton (E, 28) Salimbene (S, 6), per un totale oltre 100 composizioni

531] Il manoscritto della Laurentiana Plut. 25.3, un libro di preghiere francescano del 1293 (cfr. Bandini I, 751), identifica Filippo come l'autore dell'inno Virgo, templum trinitatis, (Mone 1855: 165) e della sequenza Missus Gabriel de caelis (Mone 1855, 55), quest'ultima, però, è attribuita dal ms. di Oxford, Junius 121, a un priore di Montaigu in una nota del xiii secolo: "Prior Montis acuti: Hodiernae lux diei et Missus Gabriel de caelis". Entrambi i poemi, tuttavia, sono tristemente privi dello spirito che è proprio delle altre poesie del Cancelliere, e non raramente trascurano la cesura, che Filippo di Greve è solito osservare dopo la seconda dipodia del tetrametro trocaico, per cui non oso attribuirgli i due inni.
532] Manca lo spirito del cancelliere anche nell'inno Ave Dei genitrix et immaculata, che si trova in Monaco, Clm 14940, mentre i manoscritti Salisburgo [Bibl. dell'abbazia dell'Arcivescovado di] San Pietro, a.I.14 e a.IV.9 nominano Robert Grossatesta come autore: "Sequens salutatio virginis gloriosae est composita per magistrum Rudbertum, episcopum civitatis Linconiensis, et Urbanus VI eam confirmavit" etc. (cfr. AH 1898/30: 274 ss.).
D'altra parte, la sequenza Inter natos mulierum (AH 1902/39: 173 ss.), che un manoscritto di Colonia [Seminario, 12a] associa al suo nome, potrebbe provenire da lui, sebbene anche questa sequenza violi tre volte la cesura afflitta.
Inoltre, nello stile del Cancelliere ci sono anche le due canzoni: Post dubiam post nugatoriam e Nec mare flumini [f. 8v], secondo Hagen (Carmina medii aevi, 182 ss. e 186 ss.) nel codice di Berna 568, la cui epoca (xii sec.) è forse troppo antica.
a. perché dal fasc. 13°, quello che Ludwig dirà 11° (Rondelli)
b. 529] "un'antologia del monastero domenicano di San Giacomo in Insula di Liegi del XIII o inizio XIV secolo. Contiene 26 testi ai fol. 3r-4v, purtroppo per lo più incompleti, spesso riproducendo solo la prima strofa, con inteestazione: Ista sunt dicta Cancellari Parisiensis".

Langlois 1907 | 650] nota che il cognome di Filippo manca nel ms. di ps. Henri de Gand

Ludwig 1910 | 243-267

243] Un certo numero di fonti che trasmettono l'opera poetica di Filippo, il cancelliere di Parigi morto nel 1236, merita una considerazione a parte. I più importanti sono: Codice F, in cui un gran numero di testi di conducti di Filippo con gli unici 2 testi di mottetti che possono essere attribuiti con certezza a Filippo sono anonimi; inoltre, la raccolta di conducti e mottetti a Londra Egerton 274, che porta il titolo: "Incipiunt dca (dicta o dictamina) magistri Philippi quondam cancellarii Parisiensis"; infine la raccolta di testi-conducti in Darmstadt 2777, il cui titolo recita: "Ista sunt dicta cancellarii Parisiensis".
Singole opere sono attribuite a Filippo anche da Henri d'Andeli (il mottetto n. 532 Agmina milicie), da Salimbene (il mottetto n. 231 Homo quam sit pura e un certo numero di altri testi) e in alcuni manoscritti menzionati più avanti in dettaglio. [...]
Anche Daunou, che nel 1835 dedica un capitolo a Philipp nella Histoire litteraire 18, p. 184-191, non sa nulla delle sue opere poetiche e formula un giudizio riduttivo sull'attività letteraria di quest'uomo, le cui poesie hanno goduto [invece] della più ampia diffusione e che, come è ormai generalmente riconosciuto, è una delle più importanti personalità letterarie di questo tempo: "Ses ouvrages n'ont pas joui, meme de son temps, d'une reputation fort brillante" [Le sue opere non godevano, anche al suo tempo, di una reputazione molto brillante] (p. 189).
244] I più notevoli saggi recenti su Filippo poeta sono i seguenti:
— Meyer 1866, 1872, 1878 (Romania 7: 100ss) — Peiper 1878 — Haureau 1865, 1878 (1882), 1882 (1890), 1890, 1893, 1886-1888 (1990) — [...]
— Dreves AH20/AH21 (1885) passim (lista in AH50 (1905-07): 528ss); in cui i saggi di Meyer e Haureau sono utilizzati solo in parte, mentre i dati di Peiper e, purtroppo, l'edizione dei testi di Roth per niente, il che è particolarmente deplorevole per quanto riguarda quest'ultimo, poiché [Dreves] attesta Filippo come autore di 26 testi, quasi tutti ripresi da altre fonti, e ricorre a congetture sconclusionate e in parte vaghe per far aumentare il numero delle poesie di Filippo al di là del numero di quelli conosciuti come storicamente autentici o considerati tali da lui.
Infine, la breve biografia di Dreves sul cancelliere e il suo rinnovato tentativo di determinare la portata dell'opera poetica di Filippo, basato su una più completa indagine della letteratura, non esaustiva e non priva di errori, dell'opera poetica di Filippo, con la ristampa di altri suoi testi, erroneamente descritti come "inediti": AH 50, 528ss. (1907; parzialmente ristampato in: Dreves e Cl. Blume, Ein Jahrtausend Lateinischer Hymnendichtung 1909, 1: 299s. ibid. 2, passim, e Dreves, Die Kirche der Lateiner in ihren Liedern 1908: 103ss). [...]
Filippo era il figlio naturale dell'arcidiacono Filippo di Parigi (Valois p. 34). Da dove provenga il suo epiteto "de Greve", che non è stato ancora provato in nessuna fonte contemporanea, ma con il quale viene generalmente indicato nelle ricerche più recenti a partire da Fabricius, che lo chiama (BibI. lat. Ausg. 1858, 2, 101 e 3, 278 s.) "Philippus de Greve, de Grevia o Grevius", sembra essere sconosciuto anche ai ricercatori francesi (cfr. P. Meyer, Romania 1, p. 192 nota 7, e Héron cit. p. lxiii); Dreves la collega presumibilmente "con la parrocchia di St. Jean en Greve (S. Johannis in Gravia)" a Parigi, "la cui chiesa fu demolita nel 1800 per far posto all'Hotel de Ville" (1. c. p. 528 e p. 299). [...]

Meylan 1927 | pdf] prime prove di due Filippi, de Greve e Cancelliere (in realtà pubblicato solo l'abstract), per le fonti bisognerà aspettare Wicki 1963

Delorme 1927 [a] | rintraccia l'attr. a Filippo di Ceciderunt in preclaris in un ms:

202] Cito da un bel trattato sulle stigmate di San Francesco, la cui edizione da due manoscritti del XIV secolo è di prossima pubblicazione: "Hii sunt dimensionum funes qui in preclaris ceciderunt, sicut Cancellarius Parisiensis in sua prosa ait Ceciderunt in preclaris mihi funes ..."
Ceciderunt: Delorme si riferisce all'edizione di Meditatio pauperis in solitudine edita dai codici Assisi 422 e 439 che Delorme pubblica nel 1929 (il passo è a p. 85) — Il testo di Ceciderunt [Chevalier 2704 (BnF, Lat. 1339)] è pubblicato in Chevalier (Sacramentaire et martyrologe 1900 [non 1890 come in Delorme]): 388, dal cod. Assisi 695 (Prosario di Reims, xiii sec.) [diamm] appartenuto a Mathieu Orsini (+1305), nel 1279 protettore dell'ordine Francescano, e copiato a Parigi nel 1280 per il card. Geoffroi de Bar-sur-Seine — La musica (gregoriano) è pubblicata in Cantus varii (Roma 1902): 246
In superna civitate in Assisi 695 segue il precedente ed è pubblicato da Delorme 1927 che lo attribuisce a Filippo
a. cit. in Payne 1991: 574

Gennrich 1957 | catalogo mottetti | integrazioni in Van der Werf 1989

Wilmart 1958 (MS Add. A 44).

Wicki 1963 | distingue i due Filippi

Knapp 1965

Gennrich 1966

Smiraglia 1966 | 28 discute estensivamente dei due Filippi, nessuna novità rispetto a Wicki (che conosce) ma in italiano.

Husmann 1967 (Santa Sabina)

Anderson 1974 | con asterisco i brani attribuiti esplicitamente a Filippo

228] Prague, Domkapitel, N.viii, tutti i brani di questo ms. sarebbero di Filippo
A mottetti | B 4 parti | CDEF 3 parti in 4-3-2-1 ms | GHIJ 2 parti in 4-3-2-1 ms | KL monodie in F10-extra | MN rondelli in F11-extra | OP 3-2 parti extra | Q solo testo | R solo incipit

*Tischler 1978 (Montpellier)

*Thurston 1980 (W2)

Falck 1981 | riduce il catalogo (p. 110-119), tesi rigettata da Dronke

*Tischler 1982

Stevens 1984 = John Stevens, "The 'Music' of the Lyric. Machaut, Deschamps, Chaucer", in Medieval and pseudo-medieval literature: the J. A. W. Bennett Memorial Lectures, Perugia 1982-1983, ed. Piero Boitani, Anna Torti (Tubingen: Narr; Cambridge: Brewer, 1984): 109-129.

Wicki 1985 | bio Filippo (ed. della Summa de bono)

Payne 1986 | Associa tecum in patria

Dronke 1987 | catalogo di 104 titoli: 66 antichi, 16 dubbi e 22 anonimi

i) 28 in Egerton, ii) 24 in Darmstadt, iii) 7 in Salimbene, iv) 1 da Andeli, v) 7 da altri mss (Praga etc.), vi) attribuzioni dubbie (16), vii) anonimi in F (17) e altrove (5)

*iii, v, vi, viii = Anderson 1988

Payne 1991 | sui brani con musica polifonica (poi editati in Payne 2011)

*Gillingham 1993

Payne 2001 (Grove) | bio e catalogo (151 liriche) così organizzato (in corsivo le attribuzioni dubbie, con 2011 riferisce dell'edizione):

  Conducti
monodici
Conducti
polifonici
Organum
prosula
Conductus
prosulas
Mottetti    
attr. antica 48 + 11 | 2011: — 8 + 5 | 2011: — 5 | 2011: #1-4 [a] 3 | 2011: #6, 8-9 6 + 2 | 2011: #10-15 + #34-35 70 + 18 = 88
attr. moderna 19 + 12 | 2011: — 11 | 2011: — 2 | 2011: #5, 7 13 + 6 | 2011: #16-33 [b] 45 + 18 = 63
  67 + 23 19 + 5 [= 114] 5 5 [= 10] 19 + 8 [= 27]    
a. Perché il #1 contempla due brani (58-59)
b. La corrispondenza fra 13+6 non è uguale a 18 perché così organizzata:
cat. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12/13 | 1 2 3 4 5 6
ed. 2011 16 17 18/19 20 21 22 23 25 26 28 29 33   24 26 27 30 31 32

Traill 2003 | analisi delle attribuzione in F10 e nove aggiunte

— medieval sources assign no less than 38 of that fascicle’s 83 songs to Philip [si dà un elenco dei brani con la storia ttributiva]
— [with] this article ... we have a grand total of 68 out of 83 (or 82%) of the poems in F10 attributed to Philip.
— From that total Fons preclusus sub torpore(K72) ... should be subtracted. Of the 15 pieces not attributed to Philip, Exceptivam actionem (K67) and Dum medium silentium / tenerent (K15) were written by Alan of Lille and Walter of Châtillon and A globo veteri (K 74) is unlike Philip’s poems in style and subject matter65. The remaining 12 could, as far as subject matter and general style are concerned, have been written by Philip. Six show features suggestive of Philip ...
— attribuisce su base stilistica (o biografica): Omnis in lacrimas (F10/2) + edizione | Iherusalem, Iherusalem (F10/46) + ed. ultima stanza | Alabastrum frangitur (F10/50) | Sol eclypsim patitur (F10/83) + ed. p arz. | Anglia, planctus itera (F10/12) + ed. parz. | Eclypsim passus totiens (F10/33) | Beatus qui non abiit(F10/20)
2 fra i CB: riconferma l'attr., gia in 1982 di Non te lusisse pudeat (F10/47) + edizione | propone Olim sudor Herculis (F10/4) + ed. parz. [a]
a. Olim sudor Herculis is found in five manuscripts besides F, four of which contain poems securely attributed to Philip in reasonably close proximity. In one of these it is immediately followed by six of Philip’s poems. [!?]

Traill 2006 | attribuzioni in CB

Traill 2006a | altre attribuzioni

— 168] Philip composed a considerable number of laments commemorating the deaths of important contemporaries, such as Philip Augustus, Henry I count of Champagne, his son Henry ii of Champagne, Geoffrey duke of Brittany (son of Henry 11 of England), and Ferdinand 11, king of Leon [Traill 2003]

Rillon-Marne 2008 | PhD

*Payne 2011 | ed. dei brani polifonici (v. Payne 2001)

Rillon-Marne 2012 |

Rillon-Marne 2012a |

Payne 2014 (Grove)

Traill 2017 |

Traill 2018a |

Catalogo comparato

C = conductus | Lai = lai lyrique / Leich | Mt = motetus | Rond = Rondellus | Seq = sequenza

2001 | C = conductus | op = organum prosula | cp = conductus prosula | M = motet | *medieval attribution | ? = doubtful

      [attr.]
E247

Darm

PgN8

[altre]

F29/1
[cat.]
1907

1974 (1981)

1987

2001
[txt]
AH

...
[mus.]
 1988

...
[note]

A sinu patris mittitur R           11 M19     21.45   viii.    
A solis ortus cardine R           11 M08/F22     20.37   viii.    
Ad cor tuum revertere Seq/i 29   4     10 K10* (F6) 32 C* 21.104 0026 Cb vi.19   ed. 2006
Adesse festina / Adiuva me Domine M/ii/iv [58] 58     4       A12* 89/k op*  49.251   i. 1982.97 | 2011.3  
Adulari nesciens C/i           10.429/v   K35 (F10) 79 C 21.124   vi.49    
Agmina milicie M/iii [532] 19  19   20 Andeli   19 M*  21.195     1982.34 | 2011.10 F 15139
Alabastrum frangitur             10.50   K50 (F12)   C?     vi.   attr. 1991 2003
Angelus ad virginem C/i 82       Oxford     O45 89/p C*?   1984: 297 ix.    
Anglia planctus itera             10.12   K12         vi.   attr. 2003
Anima iuge lacrimas [g] C/iii               K45 (F15)   cp     vi. 2011.5  
Annus renascitur R           11 M34     21.91   viii.    
Aque vive dat fluenta –/i           10   K65 (F18)   C     vi.    
Aristippe quamvis sero Seq/i 30   2     10 K03* (F19) 30 C* 21.152 0189 Cb vi.3    
Associa tecum in patria C/i 57     5   10   K80* (F22) 89/l op*   21.149   vi.114 2011.4  
Aureliani civitas –/i               K60 (F25)   C     vi.    
Austro terris influente –/ii               G01 (F26)   C?     iii.    
Ave dei genitrix et immaculata C/txt 78       M14940     89/h C*?   1855: 100      
Ave gloriosa virginum regina Seq/i 1 1   13   10 K75* (F28) 1 C* 10.89   vi.107    
Ave Maria virgo virginum R           11 M48     20.208   viii.    
Ave Virgo virginum C/iii 63     19       F16*/P44 (F39) 89/m C* 20.210   ii.    
Beata nobis gaudia C/i 31    23     10 K44* (F41) 50 C* 21.176   vi.61    
Beata viscera / Marie virginis C/i 32   10     10 K14* (F42) 37 C* 20.148   vi.25    
Beatus qui non abiit             10.20   K20         vi.   attr. 2003
Bonum est confidere C/i 33   5     10 K37* (F50) 33 C* 21.122 0027 Cb vi.51    
Breves dies hominis R           11 M44     21.95   viii.    
Bulla fulminante [= Veste nuptiali] C/i 14 14   7     L05* (F53) 14 cp* 21.126 0131 Cb   2011.6  
Caput in caudam vertitur C/ii           7.356   J37 (F54) 71 C     v.61    
Ceciderunt in preclaris Seq/i 81       Assisi       C*          
Centrum capit circulus C/ii 55     22 Salimb 6 7.357 J38* (F57) 55 C* 20.88   v.64    
Christe Deus, Christe meus           Salimb 1     R02*              
Christo psallat ecclcsta R           11 M14     21.43   viii.    
Christo sit laus in caelestibus R/i           11 M38     20.93   viii.    
Christus assistens pontifex C/i 34   26     10 K48* (F61) 52 C* 50.534 1931: 37 vi.69    
Christus patris gratiae R           11 M18     21.45   viii.    
Clavus clavo retunditur C/i           10.437   K51 (F64) 80 C 21.169   vi.74    
Clavus pungens acumine Seq/ii           358/r | ii   J39 (F65) 72 C 21.22   v.67    
Consequens antecedente C/ii           327/r | ii   H02 (F68) 67 C   1886: 176 iii.52    
Crucifigat omnes C/iii               D03 (F70)   cp   0047 Cb i. 2011.7 attr. 1986
Crux de te volo + Virgo tibi Seq/i 70       Salimb 5 10.438 K59* (F71) 54 C* 21.20   vi.84    
Culpae purgator veteris R           11 M22     21.47   viii.    
Cum omne quod componitur –/i               K59 (F74)   C          
Cum sit omnis caro fenum C/i 10 10         L03* (F76) 10 C* 21.95        
Da plaudens organo                               attr. 2003 2006/a
De patre principe R           11 M01     21.37   viii.    
De Stephani roseo sanguine M/ii/iv [57] 59      3       A11* 89/j op*   21.195   i. 1982.96 | 2011.2  
Deduc, Syon, uberrimas C/ii           336/r | ii   G08 (F85) 68 C   0034 Cb iii.36   attr. in Cb 2006
Descende caelitus R           11 M31     21.55   viii.    
Dic Christi Veritas C/iii 66       Berlin     C03 (F94) 60 C*   0131 Cb i.    
Dic homo cur abuteris C/txt               86 C 45b.68        
Dies salutis oritur R           11 M23     21.47   viii.    
Doce nos hodie M/iii [346]                 M       2011.34  
Doce nos optime [d] M/iii [345] 65     21       89/n M*? 21.198     1982.25 | 2011.16  
Dogmatum falsas species C/i           10.438/r   K55 (F97) 81 C 21.149   vi.78    
Dum medium silentium / componit omnia C/i           10.422/v   K16 (F98) 77 C? 20.39   vi.27    
Dum medium silentium / tenerent legis apices C/i 54   25     10 K15 (F99) 89/d C*? 20.38 1929: 49 vi.25    
Dum sigillum summi patris –/ii               J24 (F100)   C?     v.    
Ecce mundi gaudium R           11 M49     20.95   viii.    
Ecce tempus gaudii R           11 M40     20.93   viii.    
Eclypsim passus totiens             10.33   K33         vi.   attr. 2003 2006/a
Estimavit hortulanum [= Pange lingua] C         Salimb 9c   57 C? 50.533        
Et exaltavit plebis humilem M/iii [517]           8             1982 | 2011.17  
Ex semine rose [h] M/iii [483]                   M       1982 | 2011.18  
E semine Abrahe [h] M/iii [484]                           2011.18/9  
Etas auri redditur –> Redit etas aurea                                
Excutere de pulvere C/i 35   14     10 K26* (F113) 41 C* 21.105   vi.38    
Expirante primitivo                         0122 Cb     attr. 2018
Exsultet haec contio R           11 M60     21.86   viii.    
Exsultet plebs fidelium R           11 M13     21.42   viii.    
Exurge dormis Domine C/i 37    16     10 K24* (F118) 43 C* 50.535   vi.36    
Felix dies et grata R           11 M02     21.27   viii.    
Festa dies agitur R/i 20 20         N16 (F121) 20 C* 20.89   viii.35    
Fidelium sonet vox sobria R           11 M17     21.44   viii.    
Filii Calvariae R           11 M05     21.85        
Flos de spina rumpitur M/iii [437]                   M       1982 | 2011.20  
Fons (Flos) preclusus                 L145/K72 (F129)   C? ? (cf)   vi.    
Fontis in rivulum Lai/i 38   8     10 K06* (F130) 35 C* 21.146   vi.11    
Gaude Sion devoto gaudio R           11 M46     21.51   viii.    
Gedeonis area C/iii 64     18       F15* (F143) 65 C*   1965: 46 ii.    
Gratuletur populus –/ii               H06 (F147)   C?     iii.    
Heu quo progreditur C/ii           350/v | ii   J26 (F155) 69 C 21.147   v.53    
Homo considera C/i 6 6   9   10 K56* (F156) 6 C* 21.93   vi.80    
Homo cum mandato / dato [b] M/ii/iv [3] 60     2       A10* 63 op*  49.217   i. 1982.95 | 2011.1  
Homo cur degeneras C/i           10.444/r   K68 (F157) 82 C 21.99   vi.97    
Homo cur properas C/i           10.444/v   K69 (F158) 83 C 21.162   vi.99    
Homo natus ad laborem / et avis [a] C/i 17  17         x L07* (F159) 17 C* 21.197     1993  
Homo natus ad laborem / tui status [a] Seq/i 39   1     10 x K01* (F160) 29 C* 21.115 1958 iv.74 vi.1    
Homo quam sit pura M/iii [231] 72       Salimb 4 8.385 53 M* 21.20 1967.8   1982.21 | 2011.11  
Homo, qui scis pulverem                 K73         vi.   attr. 2003 2006/a
Homo qui semper moreris C/i 40   17     10 K32* (F162) 44 C* 21.98   vi.46    
Homo quo vigeas M/iii [313]           386/v     75 M 21.199 0022 Cb   1982.23 | 2011.21 attr. 1987 2006
Homo vide que pro te patior C/i 4   10 C341 10 K53* (F164) 4 C* 21.18 1967.6 vi.77    
Iam ver aperit terrae gremium R           11 M42     20.94   viii.    
Iherusalem Iherusalem             10.46   K46         vi.   attr. 2003
Illuxit lux caelcstis gratiae R           11 M35     20.91   viii.    
In agni convivio R           11       21.66        
In Domino confìdite R           11 M10     21.41   viii.    
In hac die Dei R           11 M04     21.38   viii.    
In hoc 0rtus occidente Seq/i 41   3     10 K05* (F174) 31 C* 20.53   vi.9    
In hoc statu gratiae R           11 M50     20.95   viii.    
In lacu miserie                         0029 Cb     attr. 2006
In nova fert animo via gressus                 K29 (F176)   C? ?        
In occasu syderis                               attr. 2018
In omni fratre tuo M/ii [197] 27 27           27 M* 21.200     1978 | 1982.221 | 2011.12  
In pauperitas predio             10   K64 (F170)   C     vi.    
In rerum principio R           11 M45     21.60   viii.    
In Salvatoris nomine [c] M/i [452] 25 25           25 M*? 21.189     1978 | 1982.36 | 2011.35  
In superna civitate Seq                 C         attr. 1927
In veritate comperi [c] M/iii [451] 26 26           26 M* 21.203     1982.36 | 2011.13/35  
Inflexu causali verbum                 P18   C     x.    
Inter membra singula Lai/i 3   14 Salimb 11   L02* (F186) 3 C* 21.116     1993 F 15139
Inter natos mulierum Seq/i 79       K12a       89/g C*? 39.173        
J'ai un cuer mout lait / Ma joie m'annour C/i 80         P12581 [f]     89/i C*?   1966/a: 17      
Laqueus conteritur M/ii [95] 18 18         18 M* 21.195     1978 | 1982.272 | 2011.14  
Latex silice M/iv [228]               A2 (F190)   M     i. 1982 | 2011.22  
Li cuers se vait de l'ueil plaignant C/i 73       Pnaf 1050 10   K52*/L32.1 (–) 61 C*   1872: 202 vi.    
Lignum vite querimus Seq/txt               84 C   1909: 282      
Luget Rachel iterum C/ii           359/v | ii   J40 (F199) 73 C     v.71    
Luto carens et latere R/i/iii 22 22       11 F01/M6 (F200) 22 C* 21.93   viii.3    
Magnus maior maximus                         0035 Cb     attr. 2006
Manere vivere [= Serena virginum] M/ii [70]                   M       1982 | 2011.23  
Memor tui creatoris M/ii [320]                   M?       2011.24  
Mens fidem seminat M/ii [495]                         1982 | 2011.25  
Minor natu filius C/i 12  12   6   10 K82* (F208) 12 cp* 21.196   vi.116 2011.8  
Miser homo cogita           Salimb 3     R03*              
Missus Gabriel de celis C/i 76       F25.3       89/f C*?   1855: 55      
Mors a primi patris [g] M/iv [256]                   M?       1978 | 2011.26  
Mors que stimulo [g] M/iv [254]                 M       1978 | 1985 | 2011.26  
Mors morsu nata [g] M/iv [255]                           2011.26  
Mors vitae propitia R           11 M09     21.40   viii.    
Mors vite vivificando M/ii [257]                   M?       2011.27  
Mundi princeps eicitur R           11 M12     21.41   viii.    
Mundus a mundicia C/iii 16 16   17 P8207   F17* (F212) 16 C* 21.114   ii.    
Natus passus dominus / resurrexit hodie Seq         Salimb 10       59            
Nec mare flumini –/txt           B568       C?   1877: 186     attr. 1907
Nicolae praesulum R           11 M57     21.88   viii.    
Nitimur in vetitum C/i 8 8       10 K54* (F219) 8 C* 21.106   vi.77    
Non livoris et racore –/iii           6   F14 (F222)   C     ii.    
Non orphanum te deseram M/ii [322]                   M       1982 | 2011.28  
Non te lusisse pudeat –/i               K47 (F223)   C?   0033 Cb vi. 1982 attr. 2003
Nostrum est impletum M/iii [216]           348/r     74 M 49.227     1982.19 | 2011.29  
Novum ver oritur R           11 M41     20.94   viii.    
Nulli beneficium                         0036 Cb     attr. 2006
O amor deus deitas C/i 68        Basel 147     L56* 89/a C*?   1966: 902      
O Christi longanimitas [= O mira Christi pietas] C/txt               Q99 87 C 45b.69        
O curas hominum C/i           424/v   K21 (F231) 78 C 21.151 0187 Cb vi.33   attr. 1987
O labilis / sortis humane status Seq/i 42   9     10 K30* (F234) 36 C* 21.97   vi.44    
O levis aurula –/ii               J34 (F235)   C?     v.   attr. 1988 2006/a
O Maria noli flere [= Pange lingua] C/txt         Salimb 9b     58 C? 50.534        
O maria felix puer pura             10   K58 (F237)   C?     vi.    
O Maria virginei flos C/iii 2 2   16     E14* (F239) 2 C*  20.141   i.    
O mens cogita Lai/i 5   12   10 K57* (F254) 5 C* 21.97   vi.82    
O quam necessarium [f] M/iii [759]                   M?       2011.30  
O quanto consilio R           11 M54     20.210   viii.    
O quotiens vos volui C/ii               J1     21.19   v.   attr. 2006/a
Offerat ecclesia R           11 M30     21.50   viii.    
Olim sudor Herculis             10.4   K4       0063 Cb vi.   attr. 2003
Omnes gentes plaudite R           11 M16     21.43   viii.    
Omnis in lacrimas             10.5   K5         vi.   attr. 2003
Pange lingua Magdalene C/i 71       Salimb 9a     56 C*? 50.532        
Passionis aemuli R           11 M25*     21.48   viii.    
Pater creator omnium R           11 M29     20.89   viii.    
Pater sancte dictus Lotharius C/i 9 9       10 K61* (F267) 9 C* 21.173   vi.87    
Phebus per dyametrum luna fugiente –/txt 67       Wroclaw       66 C*   1878: 420      
Post dubiam post nugatorium –/txt           B568       C?   1877: 182     attr. 1907
Post peccatum hominis –/txt               88 C 46.377        
Procedenti puero R           11 M32     20.90   viii.    
Processit in capite R           11 M21     21.46   viii.    
Psallite regi gloriae R           11 M43     20.95   viii.    
Que est ita que ascendit transiens Seq/i 74       Balt       C*          
Qui pro nobis mori R           11 M28     21.50   viii.    
Quid ultra tibi facere C/i 43   11     10 K17* (F288) 38 C* 21.141   vi.28    
Quisquis cordis et oculi C/i 7 7     Salimb 7 10.437 K52* (F291) 7 C* 21.114   vi.75    
Quo me vertam nescio Lai/i 53   7     10 K28* (F292) 89/c C*? 21.143   vi.41    
Quo vadis quo progrederis C/i 44   20     10 K31* (F293) 47 C* 21.107   vi.46    
Quod Jude murmuracio                 L22 (F294)   C         F 15139
Quod promisit ab eterno –/ii               G6 (F259)   C     iii.    
Quomodo cantabimus C/i 45   21     10 K25* (F291) 48 C* 21.165   vi.37    
Quomodo sunt oculi –/txt                 C          
Redit etas aurea                               attr. 2018
Regis decus et regina Seq/iii 56     23       J47* (F301) 89/o C*     v.83    
Regis et pontefices Seq/i                   C?          
Regnum dei vim patitur C/ii           352/v | ii   H33 (F302) 70 C 21.114   iii.183    
Relegentur ab area [g] –/iii               C6 (F304)   C     i. 1980  
Rex et sacerdos prefuit C/i 46   22     10 K49* (F308) 45 C* 21.173   vi.70    
Rex omnipotentiae R           11 M11     21.41   viii.    
Salva nos stella maris R           11 M52     20.209   viii.    
Salve virgo virginum / salve sancta R           11 M47     20.209   viii.    
Serena virginum M/iv [69]               A01 (F323)   M?     i. 2011.31  
Si vis vera frui luce Seq/i 47   19     10 K40* (F329) 46 C* 50.534   vi.55    
Sol eclypsim patitur             10.83   K83         vi.   attr. 2003
Sol est in meridie R/i 21 21         N17 (F332) 21 C* 21.212   viii.35    
Sol oritur in sidere C/i 48   24     10 K13* (F333) 51 C*  20.82   vi.24    
Stupeat natura M/ii [232]                   M?       2011.32  
Suspirat spiritus C/i 15 15   11     L06* (F334) 15 C* 21.11        
Tempus adest gratiae R/i           11.51 M51 (F345)   C* 21.51   viii.    
Tempus est gratie R/i 23 23         N18 23 20.31   viii.36    
Terit Bernardus –/i           10   K63 (F347)   C     1988    
Thronus tuus Christe Jesu Seq/txt 75       Balt       C*          
Transite Sion filiae R           11 M27     21.49   viii.    
Tuum Syon exilium C/txt     91/r         85 C   1887: 254      
Vanitas vanitatum C/i 49    13     10   K18* (F355) 40 C* 21.100   vi.29    
Ve mundo a scandalis Seq/i 50   6     10 K27* (F356) 34 C* 21.148   vi.39    
Velut stelle firmamenti [e] M/iii [315]                   M       1982 | 2011.33  
Venditores labiorum [f] M/iii [260] 28 28           28 M* 21.203     1982.265 | 2011.15  
Veni creator spiritus recreator C/iii               E13 (F361)   C?     i.    
Veni sancte spiritus / spes omnium R/i 24 24         N19 (F363) 24 C* 21.56   viii.36    
Venit Jesus in propria C/i 51    22     10 K42* (F365) 49 C* 21.164   vi.59    
Venite exultemus C/i 69       Basel 159     Q01* 89/b C*?   1966: 909      
Veri solis radius lucerna                 K66 (F371)   C?     vi.    
Veris principium R           11 M37*     20.92   viii.    
Veritas equitas largitas corruit Lai/i 11 11   15   10 K62* (F375) 11 C* 21.127   vi.88    
Veritas veritatum C/i 52   12     10 K19* (F376) 39 C* 21.120 0021 Cb vi.30    
Veste nuptiali [= Bulla fulminante] C/i 62     8   10   K81* (F377) 64 cp* 21.200   vi.115 2011.9 attr. 1986
Veterem maerorem pellite R           11 M39*     20.92   viii.    
Vetus purgans facinus R           11 M15     21.43   viii.    
Vide quo fastu rumperis C/i 36   15     10 K11* (F381) 42 C* 21.159   vi.21    
Vide qui nosti litteras                         0023 Cb     attr. 2006
Vide prophetie [b] M/ii/iv [2] 61     1       A09* 62 op*  49.216   i. 1982.94 | 2011.1 attr. 1986
Vineam meam plantavi R           11 M24     21.47   viii.    
Virgo templum trinitatis C/txt 77       F25.3       89/e C*?   1855: 165      
Vitia virtutibus C/i 13 13         L04* (F388) 13 C* 21.118     1993  
Vivere quae tribuit R           11 M07     21.39   viii.    
Vocis tripudio R           11 M20     21.46   viii.    
Ypocrite pseudopontifices [e] M/i [316]           411/v     76 M 21.202     1982.71 | 2011.33  
a. Sembra che Dreves li consideri lo stesso brano
b. Mottetti in successione di Viderunt omnes [Paynes 2011.1]
c. Motetus e triplum (politestuale) di M37
d. Motetus e triplum di M26
e. Motetus e triplum (politestuale) di M24
f. Motetus e triplum (politestuale) di BD I / O16
g. Motetus, triplum e Quadruplum (politestuale) di M18
e. Motetus e triplum (politestuale e conductus) di M38 [Paynes 2011.18/19]
f. Da Dronke: attr. in Gennrich (Cantilenae piae, p. 17), ma in Fr 12581, f. 371v è anonimo (musica in Naf 1050, f. 264v)
g. Le tre sezioni del brano sono in W1 (87v-89r, st. i a 3 voci, st. ii-iii a 2), F (202v-203r, st. i a 3 voci | 287v-288v, incipit st. i + st. ii-iii a 2 voci) e in Ox A44 (80r, solo testo), solo la st. i in W2 (34v), Ma (109v) e LoA (89v) — Thurston 1980: 17 suppone che la st. i sia una ripresa — il conductus polifonico politestuale, Anima iugi (tenor), Lis hec ratio (duplum), Caro spiritui (triplum) è costruito sul tenor della clausula della st. iii — Analizzato in Traill 2006/a