Johann
Gottfried
Walther
Musicalisches
Lexicon oder Musicalische Bibliothec
Leipzig: Wolffgang Deer, 1732.
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Antiporta figurata e frontespizio dell'edizione 1732. Sopra la tastiera dell'organo si legge l'ultimo versetto del salmo 150: «Alles was Odem hat, lobe den Herrn» [ogni cosa che respira lodi il Signore]. In basso a destra «I. C. Delmé delineavit et sculpsit Noriberga»
Johann Gottfried Walther (Erfurt, 1684 - Weimar, 1748) fu organista, compositore, teorico e lessicografo. Alla formazione umanistica, presso il ginnasio locale, affiancò gli studi musicali: organo e canto. Nel 1702 avrebbe dovuto intraprendere gli studi universitari seguendo i corsi di filosofia e giurisprudenza, ma decise di dedicarsi interamente alla musica. Nello stesso anno ottenne il posto di organista nella chiesa di S. Tommaso a Erfurt e intraprese lo studio della composizione, dapprima con Buttstett, poi da autodidatta. Il suo interesse verso i trattati di teoria musicale lo portò a conoscere il teorico Andreas Werckmeister (1645-1706), del quale divenne amico e corrispondente.
Ebbe contatti sia con la scuola organistica tedesca del nord, sia con quella del sud, infatti conobbe e studiò le opere per tastiera di Buxtehude e, tra il 1706 e il 1707, prese lezioni dal figlio di Pachelbel a Norimberga. In questo modo Walther «giunge ad una sorta di compromesso e giustifica, in un certo senso, l'esistenza di una terza scuola, centro-meridionale, che ha la propria sede ideale in Turingia».
Nel 1707 divenne organista nella chiesa dei SS. Pietro e Paolo di Weimar, ruolo che ricoprì sino al 1745. Nel medesimo periodo, fu incaricato di provvedere all'educazione musicale dei principi di Sassonia-Weimar, i figli del co-reggente Johann Ernst: Walther dedicò i Praecepta der musicalischen Composition (1708) al giovane principe Johann Ernst, dotato musicista, mentre il Musicalisches Lexicon fu offerto al quasi maggiorenne Ernst August.
L'attività teorica di Walther è rappresentata dal trattato Praecepta der musicalischen Composition, un importante compendio della trattatistica di tipo didattico fiorita nel Seicento tedesco, rimasto manoscritto sino al 1955. L'opera è divisa in due parti: nella prima l'autore espone la grammatica della musica (notazione, scale e altri rudimenti); nella seconda, Musica poetica, si affronta l'arte della composizione, sia dal punto di vista meramente tecnico, sia dal punto di vista delle connotazioni affettive delle parole e delle relative figure retoriche musicali.
Walther fu legato da una proficua amicizia con Johann Sebastian Bach, di cui era coetaneo e cugino. Nel 1721 ricoprì la carica di Hof-musicus dell'orchestra del duca di Sassonia-Weimar. Nella produzione di Walther, quasi esclusivamente destinata all'organo, spiccano, per qualità e freschezza compositiva, 119 Clavier-Stücke su corali (di cui 116 conservati), che reggono il confronto con i coevi corali per organo di J. S. Bach.
Il Musicalisches Lexicon è il primo importante dizionario musicale in tedesco e il primo in assoluto ad includere sia i termini musicali, sia le biografie di musicisti del passato e del presente. Conta più di 3000 lemmi e vanta un vasto apparato di citazioni, attinte da circa 200 opere.
La completa padronanza della teoria e della storia della musica consentono a Walther di spaziare tra le fonti più disparate: in primo luogo Mattheson, alle opere del quale vi sono più di 200 riferimenti; dizionari musicali precedenti (soprattutto il Dictionnaire de musique di Brossard, Parigi, 1703); la maggior parte dei trattati seicenteschi; trattati rinascimentali; opere dell'antichità, citate nelle Antiquae musicae di Meibom (1652).
Walther dà mostra di una notevole precisione inedita per l'epoca nella stesura dei riferimenti bibliografici: di ogni testo citato, non tralascia di indicare l'autore, il titolo, l'eventuale numero del volume o del capitolo e il numero di pagina. Inoltre, riporta sempre i frontespizi delle opere musicali a lui note, i quali, non di rado, fungono da fonte di molte delle notizie biografiche.
Il dizionario usa ben 5 caratteri tipografici, ovvero il gotico fraktur, il gotico bastardo (Schwabacher), il romano, l'italico e il greco, secondo questo criterio apparente:
gotico fraktur (più stretto) per il testo base.
gotico bastardo (più largo) per i nomi propri germanici, e per i cognomi degli autori delle opere germaniche citate.
romano (tondo) per i cognomi non germanici (siano essi italiani, francesi, inglesi, latini o latinizzati, ...), nonché per i titoli di opere, qualora non germanici, e per i lemmi e le parole della medesima provenienza geografico-culturale
italico (corsivo) per i nomi propri non germanici, per i titoli non germanici delle opere citate (in alternativa al romano, sembrerebbe), per i rimandi ad altre voci del dizionario, per informazioni accessorie.
greco per le parole in greco.
Il volume è così strutturato:
16 pp. non numerate, ovvero un fascicolo di 8 carte così suddivise: frontespizio (1 c.); dedica a Ernst August di Sassonia-Weimar (datata 16-2-1732; 3 cc.); Vorbericht (relazione preliminare; 4 cc.).
659 pp. numerate, di dizionario.
13 pp. non numerate, così suddivise: 1 p. Addenda; 6 pp. Emendanda; 2 pp. con titoli di altri libri disponibili presso il medesimo editore; 4 pp. bianche.
XXII tavole fuori testo, extra formato, numerate a penna.
Walther cominciò a lavorare al Lexicon nel 1710. La versione definitiva fu pubblicata nel 1732, ma ne erano già stati resi noti degli estratti nel 1723, nel 1725 e nel 1728; in quest'ultimo anno, anzi, Walther aveva già pubblicato a Weimar l'intera lettera A.
Walther continuò a lavorare al dizionario dopo la sua pubblicazione, infatti sperava di pubblicare una seconda edizione, corretta ed ampliata. Di tale lavoro ci resta un manoscritto completo (in A-Wgm), ma il progetto della pubblicazione rimase irrealizzato. Una sessantina d'anni dopo, E. L. Gerber incorporò nel suo Lexicon der Tonkünstler (Lipsia, 1790-1792) molte delle revisioni e aggiunte di Walther.
Walther 1728 (lettera A) Johann Gottfried Walther, Alte und neue musicalische Bibliothec, oder Musicalisches Lexicon, darinnen die Musici, so sich bey verschiedenen Nationen durch Theorie und Praxin hervor gethan, nebst ihren Schrifften und andern Lebens-Umständen; ingleichen die in griechischer, lateinischer, italiänischer und frantzösischer Sprache gebraüchliche musicalische Kunst- oder sonst dahin gehörige Wörter, nach alphabetischer Ordnung vorgestellet, erklähret und beschrieben werden. Allen Music-Liebhabern und Ergebenen zu nützlichem Gebruach Stück-Weise ausgefertiget und mitgetheilet von Johann Gottfried Walthern ..., Weimar: D. Limprecht in Erfurt [ad istanza di J. G. Walther], 1728. |
[Biblioteca musicale antica e moderna, ovvero Lessico musicale, in cui sono presentati in ordine alfabetico, con informazioni e descrizioni, i musicisti teorici e pratici distintisi in diverse nazioni, le loro opere e relative notizie biografiche, insieme ai termini tecnici musicali, o inerenti all'argomento trattato, usati in lingua greca, latina, italiana e francese. Redatto e pubblicato da Johann Gottfried Walther per un proficuo utilizzo nella puntuale consultazione di tutti i dilettanti e i professionisti della musica]
Contiene solo la lettera A Coll. di rif.: D-WRz, US-NYp [nessuna copia rintracciata in Italia]
Walther 1732 Johann Gottfried Walther, Musicalisches Lexicon oder Musicalische Bibliothec, darinnen nicht allein die Musici, welche so wol in alten als neuern Zeiten, ingleichen bey verschiedenen Nationen, durch Theorie und Praxin sich hervor gethan, und was von jedem bekannt worden, oder er in Schrifften hinterlassen, mit allem Fleisse und nach den vornehmsten Umständen angeführet, sondern auch die in Griechischer, Lateinischer, Italiänischer und Französischer Sprache gebräuchliche Musicalische Kunst - oder sonst dahin gehörige Wörter, nach Alphabetischer Ordnung vorgetragen und erkläret, und zugleich die meisten vorkommende Signaturen erläutert werden von Johann Gottfried Walthern, Fürstl. Sächs. Hof-Musico und Organisten an der Haupt-Pfarr Kirche zu St.Petri und Pauli in Weimar, Leipzig: Wolffgang Deer, 1732. |
[Lessico musicale o biblioteca musicale, in cui sono presentati in ordine alfabetico con spiegazioni, non solo i musicisti di diverse nazioni che che si sono distinti tanto anticamente e recentemente nella teoria e nella pratica, con ciò che è noto di ciascuno o che ha lasciato negli scritti, citato con ogni cura e secondo le circostanze più importanti, ma anche i termini tecnici musicali, o inerenti all'argomento trattato, usati in lingua greca, latina, italiana e francese, con lo scioglimento delle sigle più frequenti; di Johann Gottfried Walther, musicista di corte del principe di Sassonia e organista nella chiesa della parrocchia principale dei SS. Pietro e Paolo a Weimar]
Collocazioni in Italia: I-Mc etc.
1953 (1993) - anastatica Johann Gottfried Walther, Musikalisches Lexikon, oder musikalische Bibliotek, rist. anast. a cura di Richard Schaal, Kassel et al.: Bärenreiter, 1953, 2????, 31967, 41986, 51993 (Documenta musicologica, 1/3). |
Coll. di rif.: I-Mism (1953), I-Tn (1986, 1993)
2001 - edizione moderna Johann Gottfried Walther, Musikalisches Lexicon, oder Musicalische Bibliotec, ed. moderna a cura di Friederike Ramm, Kassel et al.: Bärenreiter, 2001. |
Coll. di rif.: I-Pl
Il Lexicon di Walther costituisce la base per tutti i successivi lessici musicali, a cominciare da quello di Gerber (Lexicon der Tonkünstler, Lipsia, 1790-1792), fortemente debitore nei confronti dell'opera di Walther. Significativo il commento di Fétis:
Questo libro è la realizzazione del piano che Brossard ... aveva indicato alla fine del suo Dictionnaire historique de la musique. Benché incompleto e difettoso sotto molti punti di vista, è stato di grande aiuto ai bibliografi musicali che hanno scritto posteriormente. Walther non aveva a sua disposizione le immense risorse necessarie per una tale opera, che si possono trovare solo nelle grandi città; ma aveva competenza, pazienza, e aveva raccolto notizie che non ci si sarebbe potuti procurare in seguito sui musicisti tedeschi suoi contemporanei della fine del XVII secolo e della prima parte del XVIII. Il lessico di Walther e l'Ehrenpforte di Mattheson sono stati le basi della opere di Forkel, Lichtenthal e Ferdinand Becker, riguardanti la letteratura musicale, così come dei dizionari biografici di musica di Gerber e di tutti i libri del medesimo genere. Vi ho attinto numerose correzioni per gli errori non solo del primo lessico di Gerber, ma anche per quelli del secondo.
Anche oggi il giudizio dei musicologi è nettamente favorevole. George J. Buelow scrive:
Per la gratitudine permanente degli storici musicali, [il Lexicon] costituisce una miniera ancora inesausta di fatti che riguardano le condizioni della vita musicale, i concetti, le pratiche esecutive, i maggiori compositori e scrittori di musica fino alle prime decadi del XVIII secolo.
Scheda a cura di Pietro
Dossena ©
2003