Frontespizio


I libretti italiani a stampa dalle origini al 1800

7 voll., a cura di Claudio Sartori, Cuneo: Bertola & Locatelli, 1990-1994

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il curatore

Claudio Sartori (Brescia, 1° aprile 1913 - Milano, 11 marzo 1994), è stato una delle più importanti figure novecentesche nel campo della musicologia e della bibliografia musicale.

Studia pianoforte al Liceo Musicale “Vittadini” di Pavia. Nel 1934 si laurea in Lettere nella stessa città con una tesi sulla notazione del ’300, usufruendo anche, durante gli studi, di un soggiorno all’università di Strasbourg sotto Théodore Gérold. Per alcuni anni presta servizio nelle scuole medie e superiori insegnando lettere. Fin dal ’36 scrive articoli sui principali periodici musicali italiani e stranieri e, nel 1938, pubblica la sua tesi per i tipi di Olschki (La notazione italiana del ’300 in una redazione inedita del Tractatus practice cantus mensurabilis ad modum Italicorum di Prosdocimo de Beldemandis).

Dal 1939 al 1942 è vice bibliotecario al Liceo Musicale di Bologna e dal 1941 collabora al progetto editoriale dei Classici Musicali Italiani con Giacomo Benvenuti. Verso la fine della Seconda Guerra Mondiale ritorna a Brescia per unirsi alla Resistenza ma viene imprigionato e portato a Milano dalle SS. Liberato nel ’45, ottiene la cattedra in Lettere all’ex Liceo Musicale, ormai divenuto Conservatorio, di Bologna. Tra il ’47 e il ’58 è bibliotecario al Conservatorio di Milano e parallelamente porta avanti l'attività di critico musicale.

Il 1952 vede la nascita del Répertoire international des sources musicales (RISM) e Sartori ne diviene il principale collaboratore italiano: avvalendosi di decine di corrispondenti in tutta Italia, censisce e cataloga i tesori musicali di numerose biblioteche pubbliche e private italiane. Nello stesso anno pubblica la Bibliografia della musica strumentale italiana stampata in Italia fino al 1700 (Firenze, Olschki). Dal 1955 è membro dell’International Association of Music Libraries (IAML) e dal 1956 al 1971 è nel comitato di redazione di «Acta Musicologica».

Nel 1959 passa alla Biblioteca Nazionale Braidense di Milano, dove, nel 1965, crea con Mariangela Donà l’Ufficio di Ricerca Fondi Musicali (URFM), oggi ospitato presso la Biblioteca del Conservatorio di Milano. In questo centro nascono le sue più grandi imprese editoriali, in particolare: il secondo volume della Bibliografia della musica strumentale italiana (Firenze, Olschki, 1968); Bibliografia della musica italiana vocale profana pubblicata dal 1500 al 1700 [Nuovo Vogel] (Pomezia, Staderini-Minkoff, 1977); I libretti italiani a stampa dalle origini al 1800, opera che lo vede impegnato anche dopo il pensionamento del 1981 e fino agli ultimi istanti della sua vita. Sartori, infatti, muore l’11 marzo del ’94 a Milano presso Casa Verdi, la casa di riposo per musicisti, con le bozze corrette per il secondo volume degli indici sulla sua scrivania, prossimo alla pubblicazione.

Claudio Sartori

(1913 – 1994)

il catalogo

Oggi e soprattutto domani bisogna accettare e inserirsi nella collaborazione generale, senza la quale non è possibile sperare in un lavoro esauriente e in una realizzazione sicura. In Italia, per giungere a una catalogazione completa dei fondi musicali, compresi quelli del secolo passato ingiustamente trascurati dal RISM, bisogna organizzare il lavoro comune delle singole Regioni, che investa tutte le biblioteche e archivi pubblici e privati. E i risultati delle ricerche locali dovranno essere riversati in una centrale che li organizzi in un Catalogo nazionale dei fondi musicali. (Claudio Sartori, Verso una bibliografia musicale più giovane e snella, «Bollettino di Informazioni AIB», n.s. XXIV, n. 2, 1984, pp. 155-156.)

La versione a stampa del catalogo dei libretti di Sartori è l’ultimo traguardo di un percorso che vede la luce molto probabilmente negli anni ’60, con la nascita dell’URFM. Già nel primo Novecento vengono pubblicati diversi cataloghi di libretti conservati in alcune biblioteche (Biblioteca del Conservatorio di Bruxelles, a cura di Alfred Wotquenne, 1901; Library of Congress di Washington, Oscar George Theodore Sonneck, 1914; Liceo Musicale di Bologna, Ugo Sesini, 1943). Sartori spiega nell’Introduzione al primo volume che il suo intento è stato quello di «riordinare tutto questo materiale e raccogliere in un unico catalogo tutti i dati dispersi nelle varie pubblicazioni fino alle più recenti, aggiungendo ulteriori notizie derivare da ricerche estese a tutte le biblioteche pubbliche e private, archivi ecclesiastici compresi». Copie di una prima versione manoscritta circolano già nei primi anni ’70 in diverse biblioteche italiane e straniere col titolo di Primo tentativo di catalogo unico dei libretti italiani a stampa editi fino all’anno 1800, e nell’ottobre del 1982, ad una riunione del RISM a Monaco, Sartori considera il catalogo «tecnicamente compiuto». Tanto che è a quel punto che si decide di pubblicarlo, arrivando alla fine del decennio agli editori Berlota & Locatelli dopo un tentativo fallito con la casa editrice Henle e due progetti di informatizzazione del manoscritto (uno con la Olivetti di Ivrea e l’altro con il RISM) non andati in porto.

Il catalogo è strutturato in cinque volumi ordinati per titolo, cui corrisponde una scheda nella quale si riporta:

• frontespizio
• indicazioni tipografiche
• eventuale dedica e firma
• elenco dei collaboratori
• elenco dei cantanti/personaggi dell'azione
• indicazioni bibliografiche
• eventuali partiture musicali corrispondenti (e rimando all’interno del catalogo)
• titoli differenti dello stesso testo
• sigle RISM delle biblioteche in cui è conservato l’esemplare
• numero progressivo della scheda

Completano il catalogo due ulteriori volumi contenenti sedici diversi indici, così ordinati:

vol. 6

• località e relative sedi delle rappresentazioni
• autori dei testi
• autori delle musiche
• impresari degli spettacoli
• scenografi, architetti, paesaggisti, figurinisti, pittori in genere e incisori
• coreografi
• costumisti
• maestri di spada
• macchinisti, attrezzisti e direttori di palcoscenico
• direttori d’orchestra e direttori di coro
• clavicembalisti
• violinisti
• altri strumentisti
• insegnanti
• balli

vol. 7

• cantanti.

Scheda a cura di Davide Stefani © 2013