I libri della musica

 

Frontespizio della prima edizione

Friedrich Gennrich
Formenlehre des mittelalterlichen Liedes

Halle: Niemeyer, 1932

 

 

l'autore | l'opera | edizioni | fortuna

l'autore

Musicologo e filologo (1883-1967) fu allievo di Friedrich Ludwig, Gustav Gröber e Joseph Bédier. Sì addottorò con una ricerca sul roman della Dama e del Liocorno (1908) per poi insegnare nei licei di Strasburgo e Francoforte, dove 45enne ottenne l'abilitazione in musicologia (1927) e filologia romanza (1929). Dal 1934 e per trent'anni ha insegnato musicologia a contratto presso l'Università di Francoforte. Durante la guerra ha perso un figlio e la sua preziosa biblioteca. Dal 1946 alla morte pubblicò gran parte dei suoi scritti in proprio [Daolmi 2015: 210]. Il Formenlehere è fra le sue prime opere, benché pubblicato quando era quasi cinquantenne.

l'opera

Si tratta di un lavoro pionieristico sul concetto di forma che i filologi interessati all a poesia medievale avevano lasciato in secondo piano perché le ragioni si potevano comprendere solo indagando la musica. L'unico significativo precedente bibliografico (citato a p. 14) è quello di Spanke 1927.

L'aspetto meno convincente della teoria di Gennrich è come le forme sono organizzate. Invece di concepire una forma strofica (tipo canzone) vs una forma continua (tipo mottetto), con la sequenza che evolve da forma continua a strofica, Genrich prevede quattro macroforme – lassa, rondò, sequenza e inno – la cui morfologia non è sempre coerente (al punto che per esempio la canzone compare sia nella lassa (quando con refrain), sia nell'inno (quando senza).

Soprattutto Gennrich ignora completamente il concetto di Barform, le cui ragioni originarie, gli avrebbero permesso di semplificare i rapporti fra le forme. L'approccio strutturale gli impedisce poi di cogliere un comportamento qualitativo fra strofe indivise, quindi più nobili (canzone e inno) e divise più popolari (virelai, ballade, ballata, rondò, ma anche canzone e inno) o, similmente, fra strofe lunghe e brevi.

Tuttavia se le ragioni 'etimologiche' dell'origine delle diverse forme rende forse troppo complessa la sua casitica, d'altra parte gli permette di distinguere fra forme apparentmte simili introducendo il concetto di Formwille, traducibile con 'intenzione formale' che presuppone un'idea di ragione originaria della forma:

In contrasto con un metodo di addizione o sottrazione, sono dell'opinione che la strofa è un organismo che nasce dall'intenzione formale del suo creatore, indirizzata verso un preciso scopo. Si tratta quindi prima di tutto di riconoscere tale 'intenzione', cosa che emerge più chiaramente dalla connessione tra struttura musicale e organizzazione del testo. Entrambe le componenti devono contribuire, se riescono, a una corretta caratterizzazione della strofa.
Pertanto, non posso essere d'accordo con l'opinione di Spanke che vuole vedere una "sequenza corta" (ααββ) nella forma del virelai, perché l'ipotesi è ostacolata dalla ripresa del virelai, ripresa che la 'sequenza ridotta' ovviamente non gestisce in questo modo.
Ogni filologo sa che forme di parole completamente identiche possono avere etimologie diverse; esattamente come due strutture musicali possono coincidere esternamente senza provenire dallo stesso principio. Il virelai mostra chiaramente la sua relazione con il rondò, che non ha niente a che fare con la sequenza. La relazione è simile nel caso del virelai e della rotrouenge: le strutture musicali di entrambi possono coincidere senza che una forma derivi dall'altra [p. 18].

Di seguito l'indice proposto da Gennrich, in realtà un sommario dei contenuti che non ripropone i titoli interni del volume:

Vorwort

v

Prefazione

Inhaltsübersicht

ix

Indice dei contenuti

Theoretischer Teil

 

Parte teorica

I. Stand der Forschung, einschlägige Literatur

Der Strophenbau der altfranzösischen Lyrik [2] | Des altprovenzalischen Liedes [8] | Des mittelhochdeutschen Minnesangs, des mittellateinischen Liedes [12] | Der Strophenbau als musikalisches Problem [12] | Bibliographische Hilfsmittel [14]

2

I. Stato della ricerca, letteratura pertinente

La struttura strofica della lirica francese antica [2] | L’antica canzone provenzale [8] | Minnesang in medio altotedesco [10] | Canzone in mediolatino [12] | La struttura strofica come problema musicale [12] | Riferimenti bibliografici [14]

II. Vom Wesen der Form

Die Strophe ist keine Anhäufung von Verzeilen [15] | Additions[und Subtraktionsmethode [15] | Die Strophe ist ein Organismus [18] | Formwille [18]

15

 

II. Il significato della forma

La strofa non è un insieme di versi [15] | Metodo di addizione e sottrazione [15] | La strofa è un organismo [18] | La 'volontà formale' [Formwille] [18]

III. Die Gliederung der Strophe

Erkenntnis der formalen Absicht des Autors [18] | Das bisherige Strophenbild [19] | Einteilungsprinzip [19] | Die Schweifreimstrophe [19] | Die Reimordnung braucht nicht mit dem formalen Aufbau der Strophe identisch zu sein [21] | Gliedernng durch Cäsur [22] | Sinnesgliederung [22] | Symmetrie [22] | Isometrische und metabolische Strophen [23] | Verkennen der Form [25] | Verwechsluogvon Strophenlied und mehrstimmigem Gesang [26] | Der mustkaluche Aufban gibt Aufschluß über die Strophenform und den Formwillen des Autors [26] | Über den Takt [27] | Über Melodie [27] | Über Wiederholung [27]

18

 

III. La struttura della strofa

Realizzazione della 'volontà formale' dell’autore [18] | Preparazione alla costruzione della strofa [19] | Principio della divisione [19] | La strofa conclusiva [Schweifreimstrophe] [19] | L’ordine delle rime non deve necessariamente essere identico alla struttura formale della strofa [21] | Organizzazione per cesura [22] | Organizzazione per senso [22] | Simmetria [22] | Strofe isometriche e metaboliche [23] | Errata comprensione della forma [25] | Confusione tra canzone strofica e canzone polifonica [26] | La struttura musicale dà informazioni sulla forma strofica e sulla 'volontà formale' dell’autore [26] | Sul tempo [Takt] [27] | A proposito di melodia [27] | Ripetizione [27]

IV. Der Formwill e muß auch in der Aufbauformel zum Ausdruck kommen

Strukturanalysen [28] | Räumliche Darstellung von Strophenformen [29] | Graphische Darstellung des Formwillens [30] | Benennung der Lieder nach Strophenformen und nach Inhalt [30] | Elemente der graphischen Darstellung der Melodie [31] | Halb[und Ganzschluß [31] | Sequenzbildung [31] | Melodische Variation [32] | Rhythmische Verschiebung [32] | Elemente der graphischen Darstellung des Textes [33] | Die ungegliederte, durchkomponierte Strophe [33] | Die Wiederholung im Innern der Strophe [33] | Die Kadenzdifferenzierung [34] | Reihenwiederholung [34] | Strophenschema [34] | Gruppenwiederholungen [35]

28

 

IV. La 'volontà formale' deve essere espressa anche nella formula di costruzione

Analisi strutturale [28] | Rappresentazione spaziale delle forme strofiche [29] | Rappresentazione grafica delle 'volontà formali' [30] | Denominazione delle canzoni secondo le forme e il contenuto delle strofe [30] | Elementi della rappresentazione grafica della melodia [31] | Chiusura parziale e intera [31] | Sequenza [31] | Variazione melodica [32] | Spostamento ritmico [32] | Elementi della rappresentazione grafica del testo [33] | La strofa non strutturata e continua [durchcomponiert] [33] | La ripetizione all’interno della strofa [33] | La differenziazione della cadenza [34] | Ripetizione della formula [34] | Schema strofico [34] | Ripetizioni del gruppo [35]

V. Musikalische Grundlagen des mittelalterlichen Liedes

Beschaffenheit der in der Kirche gepflegten Musik [36] | Wilhelm IX von Aqnitanien und Peter Abaelard [38]

35

 

V. Fondamenti musicali della canzone medievale

Natura della musica coltivata nella Chiesa [36] | Guglielmo IX di Aquitania e Pietro Abelardo [38]

Praktischer Teil

 

Parte pratica

Der Litaneitypus

 

La forma-litania

I. Die Chanson de Geste

Eigenart des Baues der Chanson de Geste [40] | Die Laisse oder Tirade [40] | Über die Kadenz am Ende der Laisse [40] | Zwei Laissen der 'Chanson d’Audigier’ [41] | Abschlußformeln [42] | Laisse aus dem ‘Aucassin et Nicolette’ [43]

40

 

I. La chanson de geste

Caratteristiche della struttura della chanson de geste [40] | La lassa [40] | Sulla cadenza alla fine della lassa [40] | Due lasse della Chanson d’Audigier [41] | Formule conclusive [42] | Lasse da Aucassin et Nicolette [43]

II. Die Laissenstrophe

Was versteht man unter Laissenstrophe? [45] | Beispiele von Laissenstrophen [45] | Über den Laissenabschluß der ‘Chançon de Wilhelme’ [49] | Über Gemeinschaftsdichtung [49] | Die literarischen Kreise des Mittelalters [50] | Das älteste französische Kreuzzugslied [51]

45

 

II. La lassa

Che cosa si intende per lassa? [45] | Esempi di lassa [45] | Sulla chiusa di lassa del Chançon di Guglielmo [49] | Sulla poesia colletiva [49] | I circoli letterari del Medioevo [50] | La più antica canzone di crociata francese [51]

III. Die Rotrouenge

Bau der Rotrouenge [53] | Beispiele [54] | Die Rotrouenge im Mittelhochdeutschen [54]

52

 

III. La rotrouenge

Modello della rotrouenge [53] | Esempi [54] | La rotrouenge in medio alto tedesco [54]

IV. Die Chanson avec des Refrains

Zur Charakteristik der Pastourellen [55] | Beispiele [55] | Der Vorbildungsvers [59] | Über den Refrain [60]

54

 

IV. La canzone a refrain

Sulle caratteristiche delle pastorelle [55] | Esempi [55] | Il versetto prefatorio [59] | Sul refrain [60]

Der Rondeltypus

Allgemeine Charakteristik des Rondeltypus [61]

61

 

La forma-rondò

Caratteristiche generali della forma-rondò [61]

I. Das Rondeau

Das primitive Rondeau [61] | Formelhafter Charakter der Zusätze [62] | Über den Ursprung des Rondeau [62] | Die Rondeau-Formen [64] | Deutsche Rondeaux [66] | Das virelai-artige Rondeau [66] | Die Cantigas Alfons’ des Weisen [67] | Lat. Rondeaux [68] | Die Formen des virelai-artigen Rondeau und des rondeau-artigen Virelai [69]

 

 

I. Il rondò

Il rondò primitivo [61] | Il carattere formulare delle aggiunte [62] | Sull’origine del rondò [62] | Le forme di rondò [64] | Rondò tedeschi [66] | Il rondò in forma di virelai [66] | Le Cantigas di Alfonso il Saggio [67] | Rondò in latino [68] | Le forme del rondeau come virelai e del virelai come rondeau [69]

II. Das Virelai

Das primitive Virelai [70] | Die Formen des Virelai [71 | Beispiele [72] | Die italienischen Laudi [73] | Die italienische Ballata [74] | Das Virelai in Deutschland [75] | Verfall des Strophenabschlusses [76]

70

 

II. Il virelai

Il virelai primitivo [70] | Le forme del virelai [71 | Esempi [72] | Le laudi italiane [73] | La ballata italiana [74] | Il virelai in Germania [75] | L’abbandono della parte conclusiva della strofa [76]

III. Die Ballade

Die Ballade bei Adam de la Halle [78] | Die Ballade bei Jehannot de L’Escurel und im ‘Roman de Fauvel’ [79]

78

 

III La ballata

La ballata di Adam de la Halle [78] | La ballata in Jehannot de L’Escurel e nel Roman de Fauvel [79]

IV. Der Kanon

Definition des Rondellus von Walter Odington [80] | Der englische Sommerkanon [81] | Über Mehrstimmigkeit im Mittelalter [84] | Stimmtausch in Frankreich [85] | In Katalonien [88] | In den Organa [91] | Und Motetten [92] | Imitation längerer Abschnitte [94] | Die Chace und Caccia [94]

80

 

IV. Il canone

Definizione di rondellus in Walter Odington [80] | Il canone inglese [81] | Sulla polifonia nel Medioevo [84] | Scambio di voci in Francia [85] | In Catalogna [88] | Negli organa [91] | E nei mottetti [92] | Imitazione di sezioni più lunghe [94] | Chace e caccia [94]

Der Sequenztypus

96

La forma-sequenza

I. Sequenz, Lai und Leich

Definition der klassischen Sequenz [96] | Die älteste Sequenz [97] | Ursprung der nicht wiederholten Versikel [101] | Zum Ursprung der Sequenz, bisherige Forschnugsresultate [101] | Die ältesten Pflegestätten der Sequnenz [102] | Frankreich das Ursprungsland der Sequenz [102] | Die fortschreitende Repetition [103] | Ursprung der Sequenzmelodien [103] | Byzantinischer Ursprung der Gattung [104] | Kritik an den bisherigen Forschungsresultaten [106]

 

 

I. Sequenza, lai e Leich

Definizione della sequenza classica [96] | La sequenza più antica [97] | Origine dei versetti non ripetuti [101] | Sull’origine della sequenza, i risultati delle ricerche precedenti [101] | I più antichi luoghi di gestione della sequenza [102] | Francia il paese d’origine della sequenza [102] | La ripetizione progressiva [103] | L’origine delle melodie di sequenza [103] | Origine bizantina del genere [104] | Critica dei risultati delle ricerche precedenti [106]

– Die Versus alleluiatici

Das Wesen der Versus alleluiatici [107] | Beispiele [108] | Der musikalische Aufbau der Versus alleluiatici [112] | Die fortschreitende Repetition innerhalb der Versus [115] | Der virtuose Charakter der Versus alleluiatici [117] | Die Sequenz, ein in Gebrauchsmusik umgewandelter Versus alleluiaticus [117]

107

 

I versus alleluiatici

La natura dei versus alleluiatici [107] | Esempi [108] | La struttura musicale dei versus alleluiatici [112] | La ripetizione progressiva all’interno del verso [115] | Il carattere virtuoso dei versus alleluiatici [117] | La sequenza, un versus alleluiatico trasformato in musica per l’uso [117]

Die Namen der ältesten Sequenzen weisen auf ihren Ursprung hin [118] | Die Sequenz-Technik zeigt alle Eigenarten der Versus-Technik [120] | Verselbständigung der Gattung [120] | Berührung zwischen Sequenz, Organum und Motette [120] | Die Melismensammlungen [121] | Die älteren Sequenzen [123] | Sequenzen des Übergangsstils [126] | Zweistimmige Sequenz [128] | Sequenzen der zweiten Periode: Adam de St. Victor [130] | Der Lai und Leich [132] | Unterschied zwischen Lai und Sequenz:
– 1. horizontale und vertikale Symmetrie [133 | Beispiel eines Lai [133]
– 2. Sequenzbildung und melodische Variationen [137]
– 3. Rhythmische Verschiebungen [138]

118

 

I nomi delle sequenze più antiche indicano la loro origine [118] | La tecnica della sequenza mostra tutte le peculiarità della tecnica del verso [120] | Indipendenza del genere [120] | Contatto tra sequenza, organum e mottetto [120] | Le collezioni di melismi [121] | Le sequenze più antiche [123] | Sequenze dello stile di transizione [126] | Sequenza in due parti [128] | Sequenze del secondo periodo: Adam di S. Vittore [130] | Lai e Leich [132] | Differenza tra lai e sequenza:
– 1. Simmetria orizzontale e verticale [133 | Esempio di un lai [133]
– 2. Formazione di sequenze e variazioni melodiche [137]
– 3. Spostamenti ritmici [138]

II. Die Sequenz mit doppeltem Cursus

Wesen der Sequenz mit doppeltem Cursus [140] | Über das Alter der Art [141] | Der Planctus ante nescia [143]

140

 

II. la sequenza con ripetizioni

La natura della sequenza con ripetizioni [140] | Sulla datazione della tipologia [141] | Il Planctus ante nescia [143]

III. Der potenzierte Lai

Wesen des potenzierten Lai [148] | Der Sponsus [148] | Ein Planctus Abaelards [157] | Der ‘Lai de l’ancien et du nouveau Testament’ [158]

148

 

III. Il lai esteso

Caratteristiche del lai esteso [148] | Lo Sponsus [148] | Un planctus di Abaelardo [157] | Il Lai de l’ancien et du nouveau Testament [158]

IV. Die Estampie

Wesen der Estampie [159] | Eine instrumentale Estampie [160] | Vokale Beispiele [162] | Der ‘Theoretiker Grocheo über die Estampie [166]

159

 

IV. L’estampie

Caratteristiche dell’estampie [159] | Un’estampie strumentale [160] | Esempi vocali [162] | Il teorico Grocheo e l'estampie [166]

V. Die Note

Die ältesten Notae [167] | Ein Beispiel aus dem ‘Ludus super Anticlauclianum’ [168] | La Note Martinet [169] | Johannes de Grocheo über die Nota [174.]

167

 

V. La nota [notula]

La più antica nota [167] | Un esempio dal Ludus super Anticlauclianum [168] | La nota di Martinet [169] | Giovanni de Grocheo sulla nota [174.]

VI. Der Strophenlai

Aurea personet lyra [174] | Eine provenzalische Tenzone [175] | Beispiele von Strophenlais: Lat. [176 | Afrz. [177 | Mengl. [179] | Afrz. Beispiel mit instrumentalem Charakter [181] | Verkürzungen der Form [182]

174

 

VI. Il lai strofico

Aurea personet lyra [174] | Una tenzone provenzale [175] | Esempi di lai strofici: In latino [176 | In francese antico [177 | in middle English [179] | Esempio in francese antico con carattere strumentale [181] | Abbreviazioni della forma [182]

VII. Der reduzierte Strophenlai

Entst ehung des reduzierten Strophenlai [188] | Die Form des reduzierten Strophenlai [191] | Beispiele: Frz. 191 | Mhd. 192] | Varianten des reduzierten Strophenlai im Deutseben [194] | Desgl. im Französischen [197] | Auslämlische Kontrafakta sind im Deutschen unverändert übernommen worden [199]

188

 

VII. Il lai strofico abbreviato

L’origine del lai strofico abbreviato [188] | La forma del lai strofico abbreviato [191] | Esempi in francese [191 | E medio alto tedesco [192] | Varianti del lai strofico abbreviato in tedesco [194] | Lo stesso in francese [197] | Contrafacta adottati senza modifiche in tedesco [199]

VIII. Die Laiausschnitte

Definition der Laiausschnitte [199]

199

 

VIII. Le sezioni di lai

Definizione delle sezioni di lai [199]

I. Gruppe: Anfang eines Lai
Provenzalisches Beispiel [200] | Deutsche Beispiele [201] | Erkennung des instrumentalen Vorspiels durch die Form [202] | Lied Gautier d’Espinals [203] | Weitere Varianten im Provenzalischen [204 | Im Mittelenglischen 205 | Im Deutschen [206]

 

 

Primo gruppo: Inizi del lai
Esempio in provenzale [200] | Esempi tedeschi [201] | Riconoscimento del preludio strumentale dalla forma [202] | Canzone di Gautier d’Espinal [203] | Altre varianti in provenzale [204 | In middle English 205 | In tedesco [206]

II. Gruppe: Mitte eines Lai
Strophe aus zwei Doppelversikeln: Beispiele im Altfranzösischen [208] | Im Lateinischen [209] | Im Provenzalischen [210] | Im Deutschen [211] | Raoul de Soissons Lied: Quant voi la glaie mëure [212] | Ein deutsches Falkenlied [214] | Ein ‘Reutterliedlin’ [214] | Die ‘gespaltene Weise’ im Altfranzösischen [215 | Im Mittelhochdeutschen [216] | Strophen aus zwei Tripelversikeln [217] | Strophen aus drei Doppel versikeln: Lat. Beispiel [218 | Französische 219] | Deutsches Kontrafaktum eines altfranzösischen Liedes [221]

208

 

Secondo gruppo: Epoca centrale del lai
Strofa di due versetti doppi: Esempi in francese antico [208] | In latino [209] | In provenzale [210] | In tedesco [211] | Canzone di Raoul de Soisson: Quant voi la glaie mëure [212] | La canzone del falco in tedesco [214] | Un Reutterlied [214] | La ‘divisione’ [gespaltene Weise] in francese antico [215 | In medio alto tedesco [216] | Strofe di due versetti tripli [217] | Strofe di tre versetti doppi: Esempio in latino [218 | In francese 219] | Contrafactum tedesco di una canzone in francese antico [221]

III. Gruppe: Ende eines Lai
Lieder: von Bernart von Ventadorn [223] | Von Auboin de Sezane [224] | Aus dem Neidhart-Kreis [225] | Von Blondel de Nesle [226] | Ein lat. Lied [227 | Ein portugiesisches [228] | Lied von Guiraut Riquier [228] | Winterlied Neidharts [229] | Lied Jaufre Rudels [231]

222

 

Terzo gruppo: Fine del lai
Canzoni: di Bernart von Ventadorn [223] | Di Auboin de Sezane [224] | Della cerchia di Neidhart [225] | Di Blondel de Nesle [226] | Una canzone latina [227 | Una canzone portoghese [228] | Canzone di Guiraut Riquier [228] | Canto d’inverno di Neidhart [229] | Canzone di Jaufre Rudel [231]

Der Hymnentypus

232

La forma-inno

I. Die kirchliche Hymne

Bischof Ambrosius als Hymnendichter [232] | Hymne des Prudentius [233] | Über die volkstümlichen Quellen der Hymnen des Ambrosius [234] | Hymne des Venantius Fortunatus [234] | Lat. Kreuzzugslied [235] | Das älteste provenzalische Lied [236]

 

 

I. L’inno ecclesiastico

Il vescovo Ambrogio come scrittore di inni [232] | Inno di Prudenzio [233] | Sulle fonti popolari degli inni di Ambrogio [234] | Inno di Venanzio Fortunato [234] | Canto latino di crociata [235] | Il più antico inno provenzale [236]

II. Der Vers

Das durchkomponierte Lied [237] | Das Lerchenlied Bernarts von Ventadorn [237] | Ein Lied des Moniot d’ Arras [238] | Mailied Neidharts [239] | Tagelied Wizlavs von Rügen [239]

237

 

II. Il verso

La canzone continua [durchcomponiert] [237] | Il canto dell’allodola di Bernart di Ventadorn [237] | Una canzone di Moniot d’ Arras [238] | Canzone del maggio di Neidhart [239] | Canto del giorno di Wizlav di Rügen [239]

III. Die Kanzone

Ursprung der Kanzonenform [240] | Verdopplung der ersten Tonreihe einer durchkomponierten Strophe bei Guiraut Riquier [241] | Im französischen Volkslied [242] | Kanzone Jaufre Rmlels [243] | Lat. Kanzone [244]

240

 

III. La canzone

Origini formali della canzone [240] | Raddoppio della prima melodia di una strofa composta in Guiraut Riquier [241] | Nella canzone popolare francese [242] | Canzone di Jaufre Rudels [243] | Canzone latina [244]

IV. Die Rundkanzone

Was versteht man unter ‘Rundkanzone’? [245] | Die letzte Tonreihe der Stollenmelodie beschließt die Strophe: provenzalisches Beispiel von Bernart von Ventadorn [246] | Das Kreuzlied Walthers von der Vogelweide [247] | Ein Lied Friedrichs von Hüsen [247] | Die erste ‘fonreihe der Stollenmelodie beschließt die Strophe: ein Liebeslied Gautier d’Espinals [248] | Deutsches Beispiel aus dem ‘Locheimer Liederbuch’ [249.]

245

 

IV. La ‘canzone a ripresa’ [Rundkanzone]

Cosa si intende per ‘canzone a ripresa’? [245] | L’ultima melodia della struttura conclude la strofa: esempio provenzale di Bernart von Ventadorn [246] | La canzone di crociata di Walther von der Vogelweide [247] | Una canzone di Friedrich von Hüsen [247] | La prima melodia della sirma conclude la strofa: una canzone d’amore di Gautier d’Espinal [248] | Esempio tedesco dal Locheimer Liederbuch [249]

Rückblick

Erkennen des Gestaltungswillens auch ohne Zuhilfenahme der Musik [250] | Das scheinbare Chaos von Formen läßt sich in drei Haupttypen einordnen [251] | Die mittelalterlichen Strophenformen sind Emanationen des musikalisch[rhythmischen Lebensgefühls des abendländischen Menschen [251] | Die melodisch[rhythmische Gesamtkonzeption ist das Primäre [251] | Ursprung des Sieben-, Acht[und Zehnsilbners [252] | Zum Stil der mittelalterlichen Lyrik [252] | Zur Wahl der Strophenform [253] | Kräfte des dichterischen Gestaltungwillens [254] | Ursprungsland der Strophenformen [254]

250

 

Considerazioni

Riconoscimento della 'volontà creativa' anche senza l’aiuto della musica [250] | Il caos apparente delle forme può essere classificato in tre tipi principali [251] | Le forme strofiche medievali sono emanazioni dell’attitudine ritmico-musicale alla vita dell’uomo occidentale [251] | La concezione melodico-ritmica generale è primaria [251] | Origine delle sette, otto e dieci sillabe [252] | Sullo stile della poesia medievale [252] | Sulla scelta della forma strofica [253] | Forza della volontà poetica creatrice [254] | Paese d’origine delle forme strofiche [254]

Nachwort

Die Freude am Gestalten ist uns heute verloren gegangen [255] | Die Individualität des mittelalterlichen Menschen lebt sich in der Form aus [255] | Die Reimkunst ersetzt den Gestaltungswillen [255] | Ursprüngliche Tanzweisen ergeben Kompositionsformen [256] | Formenarmut des 19. Jahrhunderts [257] | Schon das Mittelalter kannte durchkomponierte Lieder [257] | Die Liedformen sind die Keimzellen für die Formen der Instrumentalmusik [263] | Die Form kann befruchtend auf die Komposition einwirken [264]

255

 

Conclusioni

La gioia della creazione si è persa per noi oggi [255] | L’individualità dell’uomo medievale si esprime nella forma [255] | L’arte della rima sostituisce la volontà di creare [255] | Gli stili di danza originali si traducono in forme compositive [256] | Mancanza di forma nel xix secolo [257] | Il Medioevo conosceva già le canzoni composte attraverso la composizione [257] | Le forme del canto sono le cellule germinali delle forme della musica strumentale [263] | La forma può avere un effetto fertilizzante sulla composizione [264]

Nachträge und Berichtigungen

266

Aggiunte e correzioni

Nach Strophen geordnete alphabetische Übersicht der mitgeteilten Lieder

272

Successione alfabetica delle canzoni citate, disposte secondo il numero di versi

Alphabetisches Namenregister

276

Indice dei nomi

Alphabetisches Wort- und Sachregister

 

Indice delle parole e dei soggetti

Berichtigungen (Fortsetzung)

287

Correzioni (continuazione)

Anhang: Übersicht über die hauptsächlichsten Formen, die für eine zehnzeilige Textfolge zur Verfügung standen.

f.t.

Tavola delle forme principali applicabili a un testo di dieci righe

edizioni

1932 | 1. ed.
Friedrich Gennrich, Grundriss einer Formenlehre des mittelalterlichen Liedes: als Grundlage einer musikalischen Formenlehre des Liedes, Halle: Niemeyer, 1932.

1970 | ristampa (pref. Bittinger)
Friedrich Gennrich, Grundriss einer Formenlehre des mittelalterlichen Liedes: als Grundlage einer musikalischen Formenlehre des Liedes, con una prefazione di Werner Bittinger, Tübingen: Niemeyer, 1970.

fortuna

Il testo fu subito accolto con interesse nell'ambiente della filologia, soprattutto romanza. Fra occasionali perplessità, per esempio sulle ragioni che indussero Gennrich a scegliere l'uno o l'altro modo ritmico per le trascrizioni [Machabey 1933], spicca una lunga recensione (12 pagine) di Theodore Gérold in cui, pur in un generale apprezzamento, si mettono in discussione molti specifici aspetti. La conclusione sintetizza l'ambivalenza del giudizio:

Il lavoro di Gennrich rappresenta un notevole progresso verso la soluzione del problema delle forme della poesia medievale. Molti punti sono ancora in dubbio, ma una nuova linea guida è stata data in modo piuttosto preciso. Non tutte le parti del libro hanno lo stesso valore; accanto ad esempi forniti con cura meticolosa, si troveranno riflessioni o opinioni, se non casuali, almeno stabilite su una base che non è sufficientemente solida. Si spera che questo lavoro serva come punto di partenza per nuovi studi. [Gérold 1934: 110 (mia trad.)]

Forse Gérold non è stato sufficientemente disponibile a riconoscere l'approccio pionieristico del libro, e indifferente all'importanza che Gennrich attribuisce alla musica nella chiave interpretativa della forma, che invece fu riconosciuta da Brufort [1934].

Scheda a cura di Davide Daolmi © 2020

Bibliografia

Spanke 1927 | Hans Spanke, "Das öftere Auftreten von Strophenformen und Melodien in der altfranzösischen Lyrik", Zeitschrift für französische Sprache und Literatur, 51 (1927): 73-117.

Machabey 1933 | Armand Machabey, "[recensione a:] Gennrich, Grundniss einer Formenlehre", Revue de Musicologie, 14, 47 (1933): 166-167.

Brufort 1934 | Walter H. Brufort, "[recensione a:] Gennrich, Grundniss einer Formenlehre", The Modern Language Review, 29/4 (1934): 476-479.

Gérold 1934 | Theodore Gérold, "[recensione a:] Gennrich, Grundniss einer Formenlehre", Romania, 60, 237 (1934): 99-110.

Daolmi 2015 |