François-Joseph
Fétis Paris: Fournier, 1837-1844. |
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Frontespizio del primo volume (prima edizione, 1835) |
François-Joseph Fétis (Mons, 25/3/1874 - Bruxelles, 26/3/1871) è stato uno dei più importanti musicologi, critici musicali e didatti del XIX secolo. Figlio di un musicista, cominciò a studiare organo, violino e pianoforte nella sua città natale, per poi perfezionare i suoi studi musicali al Conservatorio di Parigi. Del 1804 è il primo tentativo di creare un giornale musicale, del quale furono pubblicati però solo pochi numeri. Per alcuni anni, a causa di problemi finanziari fu costretto a stare lontano da Parigi, dove tornò solo nel 1818, cercando all'inizio di affermarsi come compositore. Nel 1821 insegnò contrappunto e fuga al Conservatorio di Parigi, del quale divenne bibliotecario dal 1826 al 1831. Dal 1827 al 1833 diresse la «Revue musicale», da lui stesso fondata. Nel 1833 è direttore del conservatorio di Bruxelles e maestro della Cappella reale del Belgio; fu da questo momento in poi che scrisse le sue principali opere di storia e teoria della musica. Nel 1845 venne nominato membro della Classe des Beaux-Arts dell'Académie Royale de Belgique. Svolse anche un'intensa attività come organizzatore di concerti e concorsi e raccolse una ricca biblioteca che, dopo la sua morte, è stata ereditata dalla Biblioteca reale del Belgio.
Se la traccia lasciata da Fétis come compositore è irrilevante, fondamentale appare invece il suo contributo come critico, storico della musica e didatta. Fu un critico militante, i cui giudizi erano temuti e rispettati, ma anche oggetto di accese polemiche nel mondo musicale del suo tempo. Nel suo Traité complet de la théorie et de la pratique de l'armonie (1844) compie un'analisi dell'armonia singolarmente aperta verso il nuovo, molto apprezzata anche da Liszt (quando la sua musica era giudicata estremamente conservatrice). Per lui l'armonia non è qualcosa di naturale, derivante da una pura e semplice indagine fisica, i suoni naturali acquistano un significato musicale nel momento in cui sono ordinati in un sistema teorico storicamente definito, quindi soggetto anche a mutamenti nel tempo e non valido per tutti. Queste riflessioni sono fondamentali per capire le sue opere, ed in particolare l'Histoire générale de la musique depuis les temps les plus anciens jusqu'à nos jours (5 voll, 1869-76, rimasta incompiuta al XV secolo) in cui si afferma che la musica occidentale è una delle tante musiche delle varie civiltà, nonché la monumentale Biographie universelle des musiciens et bibliographie générale de la musique, l'opera in cui si manifesta meglio il suo pensiero, sempre sospeso tra la nostalgia di un passato grandioso e l'apertura verso la nuova musica protesa alla ricerca di spazi sonori inesplorati.
Un'opera come la Biographie universelle non nasce per caso, e nemmeno per la sola genialità del suo autore, ma è uno dei frutti di quel periodo storico a cavallo tra romanticismo e positivismo che ricerca un nuovo modo, storico-critico, di affrontare tutti gli aspetti della realtà che ha intorno e il passato da cui questa realtà è nata. Un'efficace sintesi di questa maturazione in campo musicale la propone Fubini:
Gli studi musicali, intendendo per studi musicali la storiografia, la paleografia, la critica, le indagini acustiche e fisiologiche, sono stati fino a questo momento del tutto sporadici, occasionali, privi di metodo e di serietà scientifica; si doveva arrivare al romanticismo con il suo nuovo interesse per il passato più o meno remoto perché nascesse il desiderio di riascoltare, di giudicare, di riscoprire il patrimonio musicale dimenticato; questo nuovo atteggiamento spirituale è stato la premessa indispensabile per la nascita di una vera e propria storiografia. Nella prima metà dell'Ottocento c'era stata una fioritura notevole di scritti critici estetici sulla musica, ma ancora dominati da quell'acceso entusiasmo, da quei criteri di giudizio ancora troppo soggettivi, letterari, empirici, perché si potessero concretizzare in opere scientifiche e sistematiche però accanto a questi scritti di carattere per lo più letterario e occasionale si trovano già le prime opere di vera e propria storiografia musicale, a volte grandi opere che abbracciano parecchi secoli.
La Biographie universelle appartiene a quest'ultimo tipo di opere. Questo non significa che l'approccio di Fétis alla storiografia musicale sia semplicemente quello del musicista, di colui che conosce tecnicamente ciò di cui scrive e nulla più. Questa conoscenza non è per Fétis di per sé sufficiente; così si esprime l'autore nella prefazione alla seconda edizione della Biographie universelle:
Ciò che chiamo conoscenza non è soltanto il risultato degli studi tecnici: è anche la filosofia dell'arte, che si acquista soltanto con il rigoroso studio della sua storia. Quale posto occupa in questa storia l'autore di una qualsiasi produzione? A quale epoca appartiene? Qual è il carattere essenziale del suo talento? Qual è l'oggetto della sua opera? In quale ordine d'idee l'ha concepita? Quale era la direzione dell'arte prima di lui? Quale modificazioni vi ha arrecato? Che resta di lui dopo le successive trasformazioni? Ecco le domande che si impongono prima che un giudizio sano, giusto, del talento e del valore delle opere sia enunciato; domande alle quali può dare risposta soltanto chi conosca sufficientemente tutte le parti dell'arte; e questa conoscenza deve essere accompagnata da un sentimento fine, delicato, energico, da una grande esperienza e da una disposizione eclettica dello spirito.
Alla luce di queste riflessioni è necessario porsi due domande conclusive: quali risultati ottenne Fétis con il suo lavoro? È ancora attuale la sua opera? Senza dubbio la Biographie universelle per il suo tempo fu un'opera eccezionale, considerando anche che fu portata a termine da una sola persona. Fu uno stimolo, un esempio a ricercare con serietà e obiettività notizie attendibili e non semplicemente aneddoti e altre informazioni lontane da ogni statuto di scientificità e autorevolezza; ebbe inoltre la capacità, l'acutezza critica di porre problemi che altri studiosi dopo di lui svilupparono, ampliarono, risolsero. Ma molti furono anche gli errori e le omissioni, soprattutto per la mancanza di mezzi critici adeguati, che oggi rendono quest'opera superata. Ma questo non elimina in nessun modo il suo valore storico, la grandezza di un lavoro che fu un punto di riferimento per tutto l'Ottocento, assieme ad altre opere coeve simili che hanno aperto la via alla moderna storiografia musicale.
La prima edizione della Biographie universelle (1837-1844) è in otto volumi.
Nel primo volume è presente una prefazione in cui Fétis dà le motivazioni che l'hanno portato a scrivere quest'opera, e dove si sofferma a tracciare una storia dei dizionari musicali, da Walther (1736) fino agli autori a lui contemporanei, analizzando pregi e difetti di ciascuno, e infine passa ad esporre il modo in cui ha compiuto le sue ricerche. Segue questa prefazione il Résumé philosophique de l'histoire de la musique in cui è offerta al lettore una sintesi storica della musica dai tempi più antichi fino all'età moderna (oltre duecento pagine), senza escludere le realtà musicali extraeuropee. Successivamente comincia il vero e proprio dizionario musicale bio-bibliografico.
La seconda edizione (1860-1865) è anch'essa in otto volumi, ma molte voci sono riscritte ed altre aggiunte.
Fétis qui pone una nuova prefazione ed elimina il Résumé philosophique. Questa esclusione è motivata dalla divisione che compie l'autore nella prefazione dedicata agli studi sulla storia della musica: da una parte un punto di vista storico-filosofico, in cui la storia della musica è esposta cronologicamente secondo le varie idee succedutesi nel corso del tempo; l'altro punto di vista serve invece a far conoscere ciò che gli artisti hanno creato, «una lotta contro l'oblio» la definisce Fétis, e necessita di una catalogazione sistematica. La Biographie universelle rientra nel secondo punto di vista, mentre il Résumé philosophique nel primo. Ciascuna di queste prospettive ha bisogno di uno spazio a sé stante e quindi il Résumé è soppresso in questa edizione per essere sviluppato in modo più ampio nell'Histoire générale.
Cinque anni dopo la morte di Fétis, Arthur Pougin cura un supplemento (1878-1880) in due volumi che accompagna la ristampa della seconda edizione.
Arthur-François-Auguste Partisse-Pougin (Châteauraux, Indre, 6.VIII.1835 - Parigi, 8.VIII.1921). Musicologo francese. Dopo aver studiato violino al conservatorio di Parigi e aver intrapreso per alcuni anni la carriera di direttore d'orchestra e violinista si dedicò totalmente agli studi di storia della musica. Fu critico musicale su vari giornali e collaboratore di molte riviste specialistiche. Nel 1876 fondò egli stesso una nuova rivista: la «Revue de la musique». Scrisse tantissimo sulla musica e sul teatro con grande spirito critico e competenza.
1835-44 - I ed. (Paris) François-Joseph Fétis, Biographie universelle des musiciens et bibliographie générale de la musique, 8 voll., Paris: H. Fournier, 1835-1844. |
8 voll., 26 cm
Coll. di rif.: F-Pn
1835-44 - I ed. (Bruxelles) François-Joseph Fétis, Biographie universelle des musiciens et bibliographie générale de la musique, 8 voll., Bruxelles: Leroux, 1835-1844. |
8 voll., 26 cm
Coll. di rif.: F-Pn
1837-44 - rist. François-Joseph Fétis, Biographie universelle des musiciens et bibliographie générale de la musique, 8 voll., Bruxelles: Méline, Cans et C., 1837-1844. |
8 voll., 26 cm
Coll. di rif.: I-Mism,
F-Pn
1860-65 (1866-68) - II ed. e ristt. François-Joseph Fétis, Biographie universelle des musiciens et bibliographie générale de la musique, 8 voll., Paris: Firmin-Didot, 1860-1865, 21866-1868, 31873-75, 41877-78, 51883-84, 61889. |
8 voll., 26 cm
Coll. di rif.: I-Mc,
I-Bc (1860-65), F-Pn (1866-68), US-CTy (1873-75) US-TA (1877-1878), I-SAVc
(1883-84), US-SY (1889)
1878-80 - suppl. Biographie universelle des musiciens et bibliographie générale de la musique, par F.-J. Fétis. Supplément et complément publiés sous la direction de M. Arthur Pougin, 2 voll., Paris: Firmin-Didot, 1878-80, 21881. |
2 voll., 26 cm
Coll. di rif.: F-Pn
(1778-80), US-CAe (1881)
1963 - anast. della II ed. François-Joseph Fétis, Biographie universelle des musiciens et bibliographie générale de la musique, rist. anast. in 8 voll., Bruxelles: Culture er civilisation, 1963. |
8 vol., 26 cm
Coll. di rif.: I-RIM
1972 - rist. anast. del suppl. Biographie universelle des musiciens et bibliographie générale de la musique, par F.-J. Fétis. Supplément et complément publiés sous la direction de M. Arthur Pougin, rist. anast. in 2 voll., Bruxelles: Culture er civilisation, 1972. |
2 voll., 26 cm
Coll. di rif.:
I-RIM
1995 - pdf della II ed. e del suppl. François-Joseph Fétis, Biographie universelle des musiciens et bibliographie générale de la musique, 8 voll. + 2 voll. di suppl. [Paris: Firmin-Didot, 1860-1865, 1878-1880] |
10 files
Coll. di rif.: <www.gallica.bnf>
2001 - nuova anast. della II ed. e del suppl. François-Joseph Fétis, Biographie universelle des musiciens et bibliographie générale de la musique, 10 voll. in 5 tomi, Paris: C. Tchou pour la Bibliothèque des introuvables, 2001. |
5 vol. (992, 977, 982, 1081, 1193 pp.), 23
cm
Coll. di rif.: F-Pn
Scheda a cura di Giovanni
Salis ©
2003