Carmina Burana: ricerche sulla musica
O varium fortune
cb 14
Fonti
B | München, Bayerischen Staatsbibliothek, Clm. 4660 (CB), | info | ca 1230 | 47v | notato | |
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Bibliografia
Legenda — Testo: Edizione testo/musica Riferimento
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Schumann 1970 [1941] | i.31] ed. critica |
Testo
[trad. Modo Antiquo 1999] | [trad. Bianchini 2003] | |||
i. O varium | Fortune lubricum, dans dubium | tribunal iudicum, non modicum | paras huic premium, quem colere | tua vult gratia et petere | rote sublimia, dans dubia | tamen prepostere de stercore | pauperem erigens, de rhetore | consulem eligens. |
ab ab ba cd cd dc ef ef |
oòoo|òooòoo |
O Fortuna, volubile e scivolosa che giudice incostante tu sei. Largisci premi smisurati a chi hai deciso di prediligere con la tua grazia e di porre sulla sommità della tua ruota. Ma i tuoi doni sono incerti e senza preavviso: alzi il povero dallo sterco ed eleggi l'orator a console. |
O incerta | Fortuna lubrica malcerta | quando ci giudica immodica | è ogni tua offerta: chi spingere | vuoi con favore fai giungere | a sommo onore, splendore | dubbio! Oh fai sorgere da polvere | lo sventurato; un retore | fai magistrato. |
ii. Edificat | Fortuna, diruit; nunc abdicat, | quos prius coluit; quos noluit, | iterum vendicat hec opera | sibi contraria, dans munera | nimis labilia; mobilia | sunt Sortis federa, que debiles | ditans nobilitat et nobiles | premens debilitat. |
La Fortuna costruisce, la Fortuna distrugge: in un attimo abbandona colui che finora coccolava per favorire un altro che poc'anzi respingeva. Com'è contraddittoria quest'opera, come sono fugaci i doni della Fortuna. Incerti sono i patti della sorte che umilia i nobili opprimendoli e nobilita gli umili arricchendoli. |
Innalza | Fortuna e schiaccia, giù sbalza | chi primo abbraccia; chi scaccia | ecco lo rialza: azioni | inaffidabili. Dà doni | ma troppo labili; instabili | ha le intenzioni: il debole | tosto nobilita e il nobile | preme e debilita. |
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iii. Quid Dario | regnasse profuit? Pompeïo | quid Roma tribuit? Succubuit | uterque gladio. eligere | media tutius quam petere | rote sublimius et gravius | a summo ruere: fit gravior | lapsus a prosperis et durior | ab ipsis asperis. |
Che cosa è servito a Dario essere re? Come Roma ha ripagarto Pompeo? Tutti e due sono stati vinti dalla spada. È più sicuro scegliere la via di mezzo che salire in alto sulla ruota e poi cadere rovinosamente in basso. Chi oggi Fortuna esalta domani sarà ridotto in miseria. |
Guadagno | fu a Dario il regno? E Magno | qual ebbe pegno? Oh indegno | di sangue bagno! Più certa | la via mediana di un'erta | gloria mondana: sconcerta | cader da cima. Terribile | dal bene il salto: più orribile | se avvien dall'alto. |
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iv. Subsidio | Fortune labilis cur prelio | Troia tunc nobilis, nunc flebilis | ruit incendio? quis sanguinis | Romani gratiam, quis nominis | Greci facundiam, quis gloriam | fregit Carthaginis? Sors lubrica, | que dedit, abstulit; hec unica | que fovit, perculit. |
Per quale capriccio della Fortuna Troia un tempo gloriosa in battaglia e ora degna di pianto, è annientata da un incendio? Chi ha distrutto la grandezza dei Romani, estinto l'eloquenza dei Greci, infranto la gloria dei cartaginesi? È la Sorte incostante che sottrae ciò che elargiva, solo essa abbatte ciò che prima favoriva. |
Amata | da Sorte labile, ché armata | Troia è sì nobile, or flebile | cadde incendiata? Chi a Roma | tolse potenza? Chia a Grecia | la sua eloquenza? Chi Gloria franse a Cartagine? Fortuna | dette e risolse, lei, una, | blandì e travolse. |
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v. Nil gratius | Fortune gratia, nil dulcius | est inter dulcia quam gloria, | si staret longius. sed labitur | ut olus marcidum et sequitur | agrum nunc floridum, quem aridum | cras cernes. igitur improprium | non edo canticum: o varium | Fortune lubricum. |
Amabili | le sue carezze, lodabili| più che docezze sue gioie, | ma sono instabili. Qual erbe | esse appassiscno e prati | poco fa floridi vedrai| che inaridiscono. Ben forte | il vero io canto: oh Sorte, | tu inganni tanto. |
RItmo: Si tratta di un caso in cui al potenziale passo binario (oòoò|oòoòoò) è preferito quello ternario (oòoo|òooòoo).
Musica