Enciclopedia dello spettacolo, 11 voll.
fondata
da Silvio D'Amico
Roma: Le Maschere, 1954-1968
il dizionario | la fortuna | il curatore
Un'immagine
dell'Enciclopedia dello spettacolo (10 degli 11 volumi)
tratta dalle
pagine on line dedicate al Fondo D'Amico dell'Università di Lecce.
L'Enciclopedia dello spettacolo è nata da due progetti distinti che risalgono uno al 1945 e l'altro al 1954. Il primo, realizzato da una redazione composta da poche persone guidata da Silvio D'Amico, produsse nel giro di tre o quattro anni quattro volumi che tuttavia non vennero ritenuti pubblicabili. L'Enciclopedia risultò superficiale, ma aprì la strada ad una tipologia di studio di stampo scientifico del teatro e dello spettacolo del tutto innovativa in ambito italiano.
Il progetto successivo si avvalse di una redazione stabile e di collaboratori stranieri. La struttura dell'opera risultò più articolata e ogni responsabile di sezione (Teatro, Musica, Cinema) si circondò di un piccolo staff che andò rapidamente crescendo, fino ad arrivare a trenta redattori che coordinavano oltre cinquecento collaboratori.
Una vera novità si rivelò l'approccio etnografico al teatro, che dava grande spazio, tra l'altro, a fenomeni africani e orientali. Ma anche l'attenzione agli aspetti iconografici dell'enciclopedia furono particolarmente curati, tanto da raccogliere materiale proveniente dall'estero, ovvero acquistato direttamente nel mercato antiquario. L'EdS collegò per la prima volta la danza al teatro, un settore che in genere dipendeva dall'opera o dalla musica.
L'EdS subì una grave crisi nel 1957, a due anni dalla morte di D'Amico, a causa di dissidi all'interno della redazione e con l'editore stesso. Questi premeva perché venissero pubblicati due volumi l'anno, invece ogni anno veniva dato in stampa un solo volume, tanto che da dodici volumi (come voleva il progetto all'inizio della sua attuazione) il corpo dell'Enciclopedia si ridusse a dieci. In particolare, a causa di questa crisi, si riscontra un vero e proprio squilibrio tra i primi quattro volumi e i restanti, le cui voci risultano a volte meno accurate, e sono state soppresse numerose figure minori.
Una ricostruzione sulla nascita dell'EdS è offerta da un'intervista ad Alessandro D'Amico e Luigi Squarzina, pubblicata sul Catalogo del Fondo D'Amico e anche on line.
I nove volumi del corpus originario dell'enciclopedia apparvero fra il 1954 e il 1962 pubblicati da Le Maschere di Roma, una società costituita apposta. Nel 1966 l'Unione Editoriale (Unedi) pubblicò un aggiornamento (che integrava le 100 pagine di appendice di aggiornamento-cinema pubblicate nel 1963) e nel '68 l'IndiceRepertorio dove, fra l'altro, sono indicizzati tutti i titoli di spettacoli citati nell'enciclopedia. Gli undici volumi furono ristampati fra il 1975 e il 1978.
1. ABar, XXX pp., 1616 coll., CCXL pp. + 32 cc. di tav. (29 cm) 1954
2. BasCap, XXII pp., 1744 coll., CCXXVIII pp. di tav. 1954
3. CarDaf, XXII pp., 1840 coll., CCXXVIII pp. + 33 cc. di tav. 1956
4. DagFam, XXVI pp., 1824 coll., CCIV pp. + 32 cc. di tav. 1957
5. FanGuar, XXVI pp., 1832 coll., CCXXIV pp. + 32 cc. di tav. 1958
6. GuariMak, XXVIII pp., 1884 coll., CCXXIV pp. + 31 cc. di tav. 1959
7. MalPerg, XXVIII pp., 1862 coll., CCXXIV pp. + 32 c. di tav. 1960
8. PeriSio, XXVIII pp., 2028 coll., CCXXXII pp. + 31 cc. di tav. 1961
9. SipZ, XXXIV pp., 2172 coll., CCXVI pp.+ 30 cc. di tav. 1962
10. Aggiornamento 1955-1965, XVI pp., 1292 coll., CCCIV pp. + 32 cc. di tav. 1966
11. Indice - Repertorio , XLIII, 1024 pp. 1968
L'EdS, malgrado le difficoltà accennate, rimane un monumento della storiografia teatrale, non solo italiana. Cambiò l'approccio con lo studio del teatro e non è stata ancora sostituita da uno strumento altrettanto ricco d'informazioni. In qualche modo identifica la migliore produzione culturale del dopoguerra. Gran parte del materiale utilizzato per la redazione è oggi confluito nel Fondo Silvio D'Amico ora presso l'Università di Lecce.
D'Amico nacque a Roma nel 1887 e morì nel 1955. Fu scrittore, critico e storico teatrale di grande prestigio e come tale artefice della rinascita del teatro italiano del Novecento. Lavorò come 'vice' di Domenico Oliva alla redazione di «Idea nazionale» nel 1914. Successivamente scrisse anche per periodici e rubriche teatrali come «L'illustrazione italiana» e «L'approdo». Dal 1945 fu titolare delle cronache drammatiche alla RAI, raccolte poi nel volume Palcoscenico del dopoguerra. Nel 1939 firmò la Storia del teatro drammatico. Fu anche cronista e organizzatore culturale: fondò infatti l'Accademia d'arte drammatica di Roma, la prima scuola di recitazione e regia italiana, e diresse l'Enciclopedia dello spettacolo. Nel Teatro dei fantocci del 1920 esaminò i maggiori drammaturghi a lui contemporanei, come Shaw e Benavente. S'impegnò nell'incentivazione di un rinnovamento della scena italiana, introdusse il 'teatro di regia', e s'interessò all'evoluzione del teatro straniero. Nel suo Tramonto del grande attore, chiarì la sua posizione contraria alla figura del mattatore, al nomadismo e al dilettantismo teatrale (1929). Sono celebri le sue dispute sul teatro borghese e avanguardista. La sua idea di teatro d'arte rimane in numerosi scritti, fra cui: La crisi del teatro (1931), Invito a teatro (1935, sui rapporti tra Stato e teatro), Il teatro non deve morire (1945) e Mettere in scena (1954). D'Amico è capostipite di una famiglia di studiosi e critici.
Scheda a cura di Camilla Elena
Fuoco ©
2003